Il mondo del pugilato piange una delle sue leggende. Si è spento improvvisamente, all’età di 66 anni, nella casa di famiglia nel New Hampshire Marvin Hagler, dominatore dei pesi medi dal 1980 al 1987. Riconosciuto dalla International Boxing Hall of Fame come uno dei più grandi pugili di sempre, ‘The Marvelous’, ‘Il Meraviglioso’, questo il soprannome che gli avevano regalato tifosi e appassionati, è stato protagonista di incontri entrati nella storia dello sport.
Originario di Newark, nel New Jersey, all’età di 13 anni si trasferì a Brooklyn, la città del mito Rocky Marciano. Mancino, fu campione indiscusso nei medi fino alla sconfitta contro Sugar Ray Leonard nell’attesissimo match andato in scena al Caesars Palace di Las Vegas il 6 aprile 1987. Hagler perse ai punti per decisione non unanime dei giudici e non accettò il verdetto, decidendo poi di abbandonare la boxe dopo che Leonard rifiutò di concedergli la rivincita. Sempre al Caesars Palace ottenne due delle sue più grandi vittorie, superando per decisione unanime il panamense Roberto Duran nel 1983 e sconfiggendo due anni dopo il connazionale Thomas Hearns al terzo round in un match durato meno di otto minuti, ma così epico da entrare nella storia come uno tra i violenti e spettacolari della categoria.
Diventò campione dei pesi medi Wbc Wba nel 1980, dopo la vittoria sull’inglese Alan Minter alla Wembley Arena di Londra. Tre anni dopo, battendo per ko Wilford Scypion, si aggiudicò anche la cintura Ibf. Nella sua carriera, durata 14 anni, Hagler è salito sul ring in 67 incontri. Il suo record è di 62 vittorie (52 per ko), due pareggi e tre sconfitte subite per ko. Professionista dal 1973, combatté per la prima volta per il titolo mondiale nel 1979, affrontando per i pesi medi Wbc e Wba nel 1979 l’italiano Vito Antuofermo, che dopo il controverso verdetto di parità emesso dai giudici mantenne la cintura. Tra i suoi incontri memorabili, anche quello contro l’ugandese John Mugabi, soprannominato ‘La Bestia’, a Las Vegas nel 1986. “E’ stato certamente uno dei più grandi pesi medi di sempre e delle persone più grandi che io abbia mai visto “, ha detto il promotore Bob Arum. “Era un vero uomo, una persona leale e semplicemente fantastica“. Hearns è stato anche legato all’Italia, dove visse per anni.
Dopo la conclusione della carriera pugilistica si trasferì a Rozzano per intraprendere la carriera di attore. Tra le sue apparizioni, quella nel film ‘Potenza virtuale’, al fianco di Terence Hill (1997), mai distribuito nelle sale italiane. Appassionato di calcio e simpatizzante per la Sampdoria, lavorò anche per la televisione britannica come commentatore sportivo. “Se mi tagliano la testa calva, troveranno un grande guantone da boxe “, aveva detto una volta Hagler. “È tutto quello che sono. E’ la mia vita”.