di Lorenzo Giannotti
Oggi desidero utilizzare questo spazio che mi è concesso per ringraziare Matteo Salvini. Sì, lo so: non sono mai stato buono con lui, e non è mai riuscito a entrare nelle mie grazie. Ma la mia onestà intellettuale mi impone di tributargli il giusto encomio, quello che merita, insomma.
Matteo ha passato un anno a spiegarci che il trio Conte-Arcuri-Speranza era tutto un fallimento, che gli italiani non possono più stare rinchiusi in casa, che hanno bisogno di lavorare, studiare, e un’altra cinquantina di attività che ci illustrava a mo’ di elenco puntato tutte le volte che appariva in tv. Che ci voleva discontinuità. Che si necessitava di un cambio di passo. E da quando c’è lui al governo – quello “dei migliori” – non posso non dire che le cose siano effettivamente cambiate, non posso far finta di nulla.
Ieri sera, per esempio, sono andato a cena fuori con la mia ragazza: una bella cenetta romantica in un ristorantino di quelli che conosco io e dopo, abbondantemente superate le 22, una bella passeggiata mano nella mano per le vie della città, e poi, be’… ve lo lascio immaginare.
Oggi pomeriggio allenamento in palestra, dopo più di un anno finalmente torno a sudare grazie a Matteo Salvini, e questo non posso tenerlo per me: va detto! E domani, udite udite, si parte per la settimana bianca, signori! Eh sì, perché con la riapertura degli impianti sciistici appena operata non posso rinunciare alla mia grande passione. E questo, anche se a malincuore, lo devo a Matteo e alla sua tenacia, alla sua tempra coriacea. Mai avrei pensato di spezzare una lancia a favore del Capitano leghista, ma non posso tacitare il racconto di tutti questi eventi avvenuti per merito del cambio di passo voluto e attuato da Matteo.
Sensazioni ed emozioni che non provavo da tempo. Una normalità che ormai pareva irrecuperabile e che abbiamo ritrovato grazie a lui. E poi, trascorrere la santa Pasqua insieme ai 54 componenti della mia splendida famiglia sarà bellissimo! Ma chi lo avrebbe mai immaginato: fino a un mese fa eravamo ancora impantanati con quel fabbricatore seriale di Dpcm. E pensare che per più di un anno nessuno abbia provato a provocare una crisi di governo mi mette i brividi. Riconoscere i meriti dell’avversario politico è un atto dovuto, onesto, sincero, intelligente.
Va be’, ora devo andare… alle 19 aperitivo con i ragazzi.