La buona notizia è la catena di solidarietà che in pochi giorni si è creata attorno ad un giovane apicoltore, con una campagna su GoFundMe. La cattiva, anzi cattivissima, sono settecentomila api uccise e anni di lavoro mandati in fumo. Michele Mottola è un giovane apicoltore e agricoltore del casertano. Da anni alleva api, una passione diventata un’attività lavorativa a tutti gli effetti. Quella di Michele è una sfida insolita per un 23enne, costata otto anni di fatica e sacrifici, in un territorio spesso difficile per chi vuole portare avanti un’avventura imprenditoriale.
I frutti del suo lavoro hanno cominciato a dare fastidio. La notte dello scorso 28 febbraio qualcuno è entrato nell’allevamento di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, e dando fuoco a dei copertoni ha distrutto circa 75 arnie su 80, uccidendo 700mila api. Una vera e propria strage di insetti preziosissimi per l’ecosistema. Autore ignoto, come ignoto è il motivo che ha portato a questo incendio doloso. I danni economici sono ingenti da affrontare. La storia di Michele ferisce in modo particolare: la cattiveria con cui è stato fatto tutto questo, la violenza di un atto intimidatorio e, inoltre, non va dimenticato l’aspetto ambientale. Le api sono, infatti, centrali nel nostro ecosistema, basti pensare che molte piante potrebbero estinguersi senza di loro: sono responsabili del 70% dell’impollinazione delle specie vegetali e assicurano il 35% della produzione globale di cibo.
È dunque nata una campagna che si è prefissata di contribuire parzialmente ai danni, ma soprattutto dare un importante segnale di solidarietà. “Non conosco personalmente Michele, ma sto organizzando questa piccola raccolta fondi per un giovane imprenditore come me” ha scritto Domenico Gagliardi, l’organizzatore della campagna. Adesso Michele e Domenico sono in contatto e la raccolta per sostenere l’apicoltore continua.