Prima la Germania, poi l’Italia e quindi anche la Francia e la Spagna. A pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, alcuni tra i principali Paesi europei hanno deciso di sospendere “per precauzione” la somministrazione del vaccino prodotto da Astrazeneca. Lo stop, a quanto si apprende, è stato concordato a livello europeo in attesa delle riunioni dell’Ema, che giovedì dovrebbe esprimere un nuovo parere alla luce della vaccinovigilanza di queste settimane.
A Berlino, riportano i media tedeschi, il governo federale si è basato su una raccomandazione dell’Istituto Paul Ehrlich, come riferito da un portavoce del ministero della Salute, che ritiene necessarie “ulteriori indagini” dopo le segnalazioni di casi di trombosi in relazione alla vaccinazione in diversi Stati membri, compresa la stessa Germania. In Francia l’annuncio è stato dato direttamente dal presidente Emmanuel Macron. Nei giorni scorsi le iniezioni di Astrazeneca erano state sospese in Danimarca, Norvegia, Islanda e a seguire in Bulgaria, Romania, Irlanda, Austria e Paesi Bassi, proprio in vista di nuovi accertamenti dell’Ema.
Il Comitato per la sicurezza dell’Ema esaminerà ulteriormente le informazioni riguardo alle tromboembolie “domani, martedì, e ha convocato una riunione straordinaria giovedì 18 marzo per concludere su quanto raccolto e su qualsiasi ulteriore azione che potrebbe essere necessaria”, annuncia l’Agenzia Ue in una nota in cui spiega che “sta lavorando a stretto contatto con l’azienda, con esperti in malattie del sangue e con altre autorità sanitarie”, tra cui l’ente regolatorio britannico, Mhra, per “la sua esperienza con circa 11 milioni di dosi somministrate del vaccino”.
L’indagine, aggiunge l’Ema, “è proseguita nel fine settimana e nei prossimi giorni verrà condotta un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici” segnalati. Gli esperti, conclude l’Agenzia Ue, stanno esaminando nel dettaglio “tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche” che riguardano “i casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito o se è probabile che l’evento sia stato dovuto ad altre cause”.
Mentre è in corso l’indagine, l’Agenzia europea del farmaco “rimane attualmente dell’opinione che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione di Covid-19, con il rischio di ospedalizzazione e morte associato” alla malattia, “superano i rischi di effetti collaterali” eventualmente correlabili al vaccino stesso. “La pandemia di Covid-19 è una crisi globale con un impatto sanitario, sociale ed economico devastante – sottolinea l’ente regolatorio Ue – e continua a rappresentare un grave fardello per i sistemi sanitari dell’Unione Europea”. I vaccini anti-Covid, prosegue l’Ema, “aiutano a proteggere le persone dal contrarre la malattia, in particolare gli operatori sanitari e le categorie vulnerabili come gli anziani o i malati cronici”.
“Conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica”, ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn, ribadendo che la sospensione è per “pura cautela”. Quindi ha sottolineato che “per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi” e “sgomberare il campo da eventuali rischi”, ha continuato. “Al momento sono stati riportati 7 casi di trombosi venose cerebrali su 1,6 milioni di vaccini somministrati in Germania”. Si tratta di un “rischio molto basso. Ma se dovesse rilevarsi un collegamento con il vaccino, sarebbe superiore alla media“.
I timori legati a casi sospetti di trombosi sono condivisi anche in Francia. “Sulla base della raccomandazione del nostro Ministro della Salute”, ha spiegato Macron, “è stata presa la decisione di sospendere in via precauzionale la vaccinazione con AstraZeneca, sperando di riprenderla rapidamente se il parere dell’Ema lo consentirà”. Lo stop, ha aggiunto, per ora è fissato fino a “domani pomeriggio“. Fonti citate dall’Ansa riferiscono però che gli esperti Ue potrebbero anche non arrivare a un risultato domani, ma risposte definitive sono attese in settimana. A chiarire che c’è stato un coordinamento a livello europeo è stata una nota del ministero della salute italiano. “Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna“. E infatti anche Madrid nel tardo pomeriggio ha adottato la stessa linea dopo la riunione d’urgenza il Consiglio Interterritoriale della Salute.
Germania, Francia, Spagna e Italia sono quindi i primi grandi Paesi a imporre uno stop, dopo aver deciso in un primo momento di proseguire con la campagna. In serata si poi aggiunte Slovenia e Lussemburgo, mentre il Belgio ha comunicato che non interromperà la somministrazione. Tra i primi a chiedere alle autorità sanitarie di fare chiarezza è stato Markus Soeder, leader della Csu e presidente della Baviera. La mancanza di chiarezza potrebbe portare ad un “problema di accettazione” del vaccino da parte dei cittadini: “Il vaccino è buono o no? Ora serve una dichiarazione sul fatto che questo vaccino sia efficace e che funziona”, aveva detto Soeder. Il farmaco sviluppato dall’università di Oxford, ha ribadito il governo britannico, è “sicuro ed efficace”, secondo i dati della somministrazione in corso nel Regno Unito, dove oltre 11 milioni di persone hanno già ricevuto il siero e non è stato osservato “alcun incremento di trombosi”.
Una spinta per proseguire con la vaccinazione è arrivata anche dall’Organizzazione mondiale della sanità: “Sfortunatamente, le persone muoiono di trombosi ogni giorno, la chiave è se questo abbia qualche legame con il vaccino. Al momento non abbiamo riscontrato che ci sia una relazione tra il vaccino e i casi di trombosi rilevati. Infatti, le percentuali di trombosi tra i vaccinati sono addirittura inferiori a quelle della popolazione nel suo complesso. Nessun farmaco è sicuro al 100%, ma bisogna tenere conto dei vantaggi di vaccinare la popolazione”, ha detto Soumya Swaminathan, scienziato capo dell’Oms, nel briefing da Ginevra.
Mondo
Astrazeneca, anche Germania e Francia sospendono le iniezioni del vaccino “per precauzione”. Giovedì il parere dell’Ema
La decisione del governo federale, riportano i media tedeschi, si basa su una raccomandazione dell'Istituto Paul Ehrlich, che ritiene necessarie "ulteriori indagini". Il ministro della Salute: "Pura cautela, conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero". Macron: "Stop fino a domani pomeriggio, in attesa di un pronunciamento dell'Ema". Stop anche della Spagna, mentre l'Oms spinge per proseguire
Prima la Germania, poi l’Italia e quindi anche la Francia e la Spagna. A pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, alcuni tra i principali Paesi europei hanno deciso di sospendere “per precauzione” la somministrazione del vaccino prodotto da Astrazeneca. Lo stop, a quanto si apprende, è stato concordato a livello europeo in attesa delle riunioni dell’Ema, che giovedì dovrebbe esprimere un nuovo parere alla luce della vaccinovigilanza di queste settimane.
A Berlino, riportano i media tedeschi, il governo federale si è basato su una raccomandazione dell’Istituto Paul Ehrlich, come riferito da un portavoce del ministero della Salute, che ritiene necessarie “ulteriori indagini” dopo le segnalazioni di casi di trombosi in relazione alla vaccinazione in diversi Stati membri, compresa la stessa Germania. In Francia l’annuncio è stato dato direttamente dal presidente Emmanuel Macron. Nei giorni scorsi le iniezioni di Astrazeneca erano state sospese in Danimarca, Norvegia, Islanda e a seguire in Bulgaria, Romania, Irlanda, Austria e Paesi Bassi, proprio in vista di nuovi accertamenti dell’Ema.
Il Comitato per la sicurezza dell’Ema esaminerà ulteriormente le informazioni riguardo alle tromboembolie “domani, martedì, e ha convocato una riunione straordinaria giovedì 18 marzo per concludere su quanto raccolto e su qualsiasi ulteriore azione che potrebbe essere necessaria”, annuncia l’Agenzia Ue in una nota in cui spiega che “sta lavorando a stretto contatto con l’azienda, con esperti in malattie del sangue e con altre autorità sanitarie”, tra cui l’ente regolatorio britannico, Mhra, per “la sua esperienza con circa 11 milioni di dosi somministrate del vaccino”.
L’indagine, aggiunge l’Ema, “è proseguita nel fine settimana e nei prossimi giorni verrà condotta un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici” segnalati. Gli esperti, conclude l’Agenzia Ue, stanno esaminando nel dettaglio “tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche” che riguardano “i casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito o se è probabile che l’evento sia stato dovuto ad altre cause”.
Mentre è in corso l’indagine, l’Agenzia europea del farmaco “rimane attualmente dell’opinione che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione di Covid-19, con il rischio di ospedalizzazione e morte associato” alla malattia, “superano i rischi di effetti collaterali” eventualmente correlabili al vaccino stesso. “La pandemia di Covid-19 è una crisi globale con un impatto sanitario, sociale ed economico devastante – sottolinea l’ente regolatorio Ue – e continua a rappresentare un grave fardello per i sistemi sanitari dell’Unione Europea”. I vaccini anti-Covid, prosegue l’Ema, “aiutano a proteggere le persone dal contrarre la malattia, in particolare gli operatori sanitari e le categorie vulnerabili come gli anziani o i malati cronici”.
“Conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica”, ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn, ribadendo che la sospensione è per “pura cautela”. Quindi ha sottolineato che “per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi” e “sgomberare il campo da eventuali rischi”, ha continuato. “Al momento sono stati riportati 7 casi di trombosi venose cerebrali su 1,6 milioni di vaccini somministrati in Germania”. Si tratta di un “rischio molto basso. Ma se dovesse rilevarsi un collegamento con il vaccino, sarebbe superiore alla media“.
I timori legati a casi sospetti di trombosi sono condivisi anche in Francia. “Sulla base della raccomandazione del nostro Ministro della Salute”, ha spiegato Macron, “è stata presa la decisione di sospendere in via precauzionale la vaccinazione con AstraZeneca, sperando di riprenderla rapidamente se il parere dell’Ema lo consentirà”. Lo stop, ha aggiunto, per ora è fissato fino a “domani pomeriggio“. Fonti citate dall’Ansa riferiscono però che gli esperti Ue potrebbero anche non arrivare a un risultato domani, ma risposte definitive sono attese in settimana. A chiarire che c’è stato un coordinamento a livello europeo è stata una nota del ministero della salute italiano. “Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna“. E infatti anche Madrid nel tardo pomeriggio ha adottato la stessa linea dopo la riunione d’urgenza il Consiglio Interterritoriale della Salute.
Germania, Francia, Spagna e Italia sono quindi i primi grandi Paesi a imporre uno stop, dopo aver deciso in un primo momento di proseguire con la campagna. In serata si poi aggiunte Slovenia e Lussemburgo, mentre il Belgio ha comunicato che non interromperà la somministrazione. Tra i primi a chiedere alle autorità sanitarie di fare chiarezza è stato Markus Soeder, leader della Csu e presidente della Baviera. La mancanza di chiarezza potrebbe portare ad un “problema di accettazione” del vaccino da parte dei cittadini: “Il vaccino è buono o no? Ora serve una dichiarazione sul fatto che questo vaccino sia efficace e che funziona”, aveva detto Soeder. Il farmaco sviluppato dall’università di Oxford, ha ribadito il governo britannico, è “sicuro ed efficace”, secondo i dati della somministrazione in corso nel Regno Unito, dove oltre 11 milioni di persone hanno già ricevuto il siero e non è stato osservato “alcun incremento di trombosi”.
Una spinta per proseguire con la vaccinazione è arrivata anche dall’Organizzazione mondiale della sanità: “Sfortunatamente, le persone muoiono di trombosi ogni giorno, la chiave è se questo abbia qualche legame con il vaccino. Al momento non abbiamo riscontrato che ci sia una relazione tra il vaccino e i casi di trombosi rilevati. Infatti, le percentuali di trombosi tra i vaccinati sono addirittura inferiori a quelle della popolazione nel suo complesso. Nessun farmaco è sicuro al 100%, ma bisogna tenere conto dei vantaggi di vaccinare la popolazione”, ha detto Soumya Swaminathan, scienziato capo dell’Oms, nel briefing da Ginevra.
Articolo Precedente
Vaccino Sputnik V: raggiunti accordi per avviare la produzione in Italia, Spagna, Francia e Germania
Articolo Successivo
Usa, Biden annuncia 100 milioni di vaccinati entro dieci giorni. Pronti anche gli assegni da 1.400 dollari a sostegno della popolazione
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica
Salvini assolto, ma attacca: “Processo costato milioni”. I penalisti: “Toghe hanno tratti eversivi”. L’Anm si difende: la sentenza dimostra l’autonomia dei giudici
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
“Da Mani pulite a Valpreda: le carte dei vecchi processi a rischio. Ho scritto a Nordio, ma non risponde”
Mondo
Strage a Magdeburgo, tra i 5 morti un bambino di 9 anni: oltre 200 i feriti. La polizia: “L’attentatore era nel mirino già un anno fa”
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa i tre punti. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Il concerto di Natale alla Camera "Morricone dirige Morricone", registrato questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio, sarà in onda su Rai 1, a cura di Rai Parlamento, lunedì 23 dicembre alle 15.30. Alla stessa ora sarà trasmesso anche sulla webtv della Camera e sul canale satellitare. Lo rende noto la Camera.
L'evento è introdotto dal Presidente Lorenzo Fontana. Il Maestro Andrea Morricone esegue molte delle celebri composizioni del padre Ennio. Il programma, introdotto dall'Inno italiano, abbraccia i brani più famosi, da "Gli Intoccabili" a "The Mission". A interpretare le musiche sono: l'orchestra Roma Sinfonietta, con la direzione del Maestro Andrea Morricone e il Coro Claudio Casini dell'Università di Roma Tor Vergata diretto dal Maestro Stefano Cucci. La direzione artistica è a cura di Luigi Lanzillotta.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - “Le dimissioni del capo del Dap Giovanni Russo sono il segno evidente del fallimento delle politiche del governo sul carcere a fronte delle tragiche condizioni in cui versano". Lo dice Riccardo Magi.
"Sovraffollamento, suicidi, abusi, condizioni disumane indegne per un Paese europeo. Ed evidentemente sono anche il frutto del fatto che la linea portata avanti dal sottosegretario Delmastro Delle Vedove non ha favorito una visione e un approccio ai problemi del carcere compatibili con la Costituzione. Nordio riferisca in aula al più presto in aula e spieghi se sulle carceri vuole cambiare rotta o proseguire su questa linea disastrosa”, conclude il segretario di Più Europa.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Le dimissioni di Giovanni Russo dal vertice del Dap sono una conferma del fallimento di una politica carceraria di questo Ministero, di questo Governo". Lo dicono la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani, il capogruppo dem in Bicamerale Antimafia Walter Verini e i due capigruppo dem delle commissioni Giustizia Senato e Camera Alfredo Bazoli e Federico Gianassi.
"Questi due anni hanno aggravato una situazione difficile, con il dramma dei suicidi dei detenuti, con un sovraffollamento disumano, con condizioni difficilissime anche per il lavoro della Polizia Penitenziaria. E con risposte inesistenti e ciniche da parte di Ministro e Sottosegretari. Anche le condizioni di lavoro del Dap sono state rese certamente più difficili. Chiameremo Nordio a riferire alle Camere sulla gravità ulteriore della situazione", aggiungono.