Vaccini anti-Covid esauriti, saltano le somministrazioni a ultraottantenni, insegnanti e membri delle forze dell’ordine delle Marche. Il sistema regionale stamattina è andato letteralmente in tilt, provocando disagi diretti e lasciando senza vaccino e senza ulteriori disposizioni migliaia di persone che si erano prenotate attraverso la piattaforma con Poste Italiane o numeri verdi dedicati. Dosi di Pfizer e Moderna non stanno più arrivando da settimane, mentre per AstraZeneca giovedì scorso, dopo le notizie diffuse sui casi sospetti in Sicilia, anche le Marche avevano ritirato il lotto attenzionato. Ieri sera lo stesso iter si è ripetuto con un altro lotto. L’ultimo avviso a tal proposito la Regione Marche l’ha fatto domenica sera con un comunicato stampa, dimenticandosi però di avvisare la popolazione che l’indomani le vaccinazioni sarebbero state sospese: “Si informa che nelle Marche – si legge nel comunicato della Regione – , in via del tutto precauzionale, è stato accantonato l’utilizzo del lotto AstraZeneca ABV5811, a seguito degli eventi verificatisi in Piemonte nella giornata odierna, e sostituito con altri ulteriori lotti di vaccino a disposizione. La decisione è assunta a scopo cautelativo in attesa delle verifiche del caso e di ulteriori eventuali decisioni delle autorità competenti”.
Il testo parlava chiaro, quel lotto è stato sospeso, ma verrà sostituito da altri, che però in realtà non esistono al momento. E così stamattina in tanti sono rimasti ad attendere invano: “Lei non può capire quanto tempo e pazienza abbiamo investito io e la mia famiglia per convincere mia nonna a vaccinarsi – racconta Martina Rossi che ieri ha accompagnato la sua parente stretta al centro vaccinale di Ancona, che serve altri 16 comuni dell’hinterland del capoluogo delle Marche – . Finalmente ci siamo riusciti, l’abbiamo prenotata e stamattina siamo usciti di casa felici e fiduciose. Mia nonna era prenotata per la fascia oraria 9-10, abbiamo atteso in fila e al freddo per circa mezz’ora e poi un medico addetto ci ha riferito che l’esame era saltato perché i vaccini non erano arrivati. Mi chiedo perché nessuno ci abbia avvisato prima, in fondo le mail e i contatti telefonici ce li hanno chiesti in sede di iscrizione”.
C’è un ulteriore problema: “La vaccinazione per mia madre non è stata riprogrammata – attacca la figlia di una 81enne – in questo momento io non ho un documento in mano che attesti il rinvio della prestazione e una data certa per il via al ciclo vaccinale. Abbiamo fatto salti mortali per essere presenti e puntuali stamattina e adesso dicono che ci richiameranno, ma non si sa quando. Perché non ci hanno contattato per disdire l’appuntamento di stamattina? Tutto questo è assurdo”. È bene precisare che nelle Marche una parte dell’attività vaccinale è comunque andata avanti regolarmente. Stiamo parlando delle somministrazioni della seconda dose, con prodotti Pfizer-Biontech e Moderna, per gli ultraottantenni che si erano prenotati nel primo ciclo, dal 20 febbraio al 12 marzo. Quelle dosi sono garantite, altrimenti salterebbe l’intero piano vaccinale messo in atto sin qui e si metterebbe a serio rischio la salute e la protezione di migliaia di anziani. Di fatto fino a ieri sera l’unico vaccino rimasto disponibile nelle Marche era l’AstraZeneca, somministrato ad insegnanti e forze dell’ordine e poi anche agli over 80 dopo che le agenzie europee e nazionali del farmaco avevano tolto il limite dei 65 anni di età.
L’ultima settimana non è stata facile per le vaccinazioni nelle Marche prima dell’epilogo odierno, con il caos nei 15 punti di somministrazione regionale. La sostituzione del prodotto in corso d’opera, da Pfizer-Moderma ad AstraZeneca, ha spinto nei giorni scorsi tra il 25 e il 30% degli ultraottantenni marchigiani a rinunciare al vaccino, non presentandosi all’appuntamento preso in fase di prenotazione. L’Area Vasta 2 (provincia di Ancona) ad esempio, a causa della carenza di vaccini che iniziava a delinearsi, è stata costretta a riprogrammare oltre 500 appuntamenti. Oggi quel problema è superato da una realtà stravolta e da un calendario vaccinale da riscrivere ex novo. Domenica sera l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, aveva tranquillizzato tutti: “Abbiamo deciso di avvertire gli anziani prenotati con Pfizer che invece troveranno un altro vaccino evitando che una volta lì decidano di non farlo”.
Il problema a quel punto era già superato, visto che gli over 80 prenotati nel secondo ciclo non hanno trovato alcun vaccino: “Nessuno dalla Regione, nei giorni scorsi, ha avvisato gli anziani della sostituzione, ma soprattutto nessuno ha comunicato lo stop ai vaccini di stamattina dopo il blocco di un lotto di AstraZeneca. Com’è possibile?” si chiede Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd. Infine il caso del comando di polizia locale di Ancona. Per gli agenti (una parte della pianta organica) che si sono presentati stamattina alle 8 una brutta sorpresa: “Dopo una lunga attesa in fila il medico è uscito e ci ha detto che le somministrazioni erano state sospese e non ci è stata comunicata una nuova scadenza” racconta uno degli agenti rimasti ad attendere invano. A loro spettava una dose del lotto ABV5811 sequestrato cautelativamente, lo stesso erogato ai primi 16 colleghi della campagna vaccinale iniziata sabato scorso: “Al momento più che la preoccupazione per le conseguenze sanitarie, non confermate, mi colpisce la totale disorganizzazione degli apparati istituzionali” è l’amaro commento di uno dei 16 agenti già teoricamente protetti, sebbene con un prodotto che poi è stato ritirato.