L’opera, intitolata Morons, è stata bruciata e distrutta in un video live in streaming e venduta tramite un token digitale che rappresenta l’opera per 380mila dollari
Bruciano un Banksy e lo rivendono online. L’opera, intitolata Morons, è stata bruciata e distrutta in un video live in streaming e venduta tramite un token digitale che rappresenta l’opera per 380mila dollari. Morons rappresentava una critica al mercato dell’arte, visto che raffigurava un banditore d’asta che sta vendendo un quadro con una scritta: “Non posso credere che voi idioti stiate comprando questa merda”. Il video del piccolo rogo d’artista è stato caricato dall’account BurntBanksy dove un ragazzo, con una mascherina nera sopra il naso e addosso una felpa nera con stampata la ragazza col palloncino di Banksy, dà fuoco all’opera con un accendino.
La mini performance è stata venduta come arte digitale tramite la tecnologia NFT (token non fungibile). L’NFT fornisce un registro di proprietà online, ma l’opera d’arte non ha una presenza fisica e può essere riprodotta. Autrice dell’atto incendiario è stato la società di blockchain Injective Protocol che ha acquistato Morons per 98mila dollari due anni fa: “Abbiamo scelto un’opera di Banksy perché ne aveva distrutta una lui stesso durante un’asta”, hanno spiegato al sito CoinDesk.
Inoltre Injective Protocol sta già pensando ad un’altra collaborazione di questo tenore con un “artista di spicco”. Diverse le critiche raccolte dai siti web inglesi dopo che Morons è finito in cenere. Come riporta la BBC, Gabrielle Du Plooy, fondatrice della Zebra One Gallery, ha spiegato: “Anche se la distruzione creativa dell’arte non è una novità … è sempre sconvolgente e scioccante vedere un pezzo distrutto”.