Continua e si rafforza la ripresa dell’economia cinese che sembra ormai essersi definitivamente lasciata alle spalle la pandemia. La produzione industriale del periodo gennaio-febbraio ha registrato un incremento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2020, superando le attese degli analisti. Il confronto è fatto su un periodo del 2020 in cui la pandemia già aveva provocato chiusure e stop di stabilimenti, quindi il fortissimo incremento si spiega principalmente con questa considerazione. Tuttavia il dato segnala anche l’ottima salute, migliore delle previsioni, di cui gode oggi l’economia del gigante asiatico. Il dato segue inoltre il + 7,3% che aveva caratterizzato lo scorso dicembre.

Tra i settori le produzione minerarie crescono del 17,5%, quelle delle utility di quasi il 20%, il manifatturiero del 39,5%. Volano anche le vendite al dettaglio che, sempre nei primi due mesi del 2020, crescono di quasi il 34% rispetto all’anno prima, anche in questo caso superando le previsioni. Nel quarto trimestre del 2020 la Cina ha mostrato tassi di crescita del Prodotto interno lordo superiori a quelli del periodo pre-pandemia. Gli investimenti fissi in Cina hanno registrato un’impennata annua del 35%, a 4.520 miliardi di yuan (circa 700 miliardi di dollari), nel periodo gennaio-febbraio 2021, a fronte del +2,9% del 2020 e del 40% di consensus degli analisti. La componente pubblica ha visto un allungo del 32,9% (+5,3% nel 2020), quella privata un rialzo del 36,4% (da +1%).

L’industria dell’aviazione civile cinese, infine, prevede una ripresa dei viaggi passeggeri fino a circa il 90% dei livelli pre-pandemici nel 2021. Lo ha dichiarato oggi la Civil Aviation Administration of China (CAAC), l’autorità di regolamentazione dell’aviazione civile della Cina. La CAAC ha detto che è anche previsto un ritorno al livello pre-pandemico del volume delle merci e della posta trasportate, sollecitando sforzi per aiutare le compagnie aeree a ridurre le perdite e accrescere gli utili.

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