Chi pagherà i maxi piani di stimoli per l’economia varati dalla Casa Bianca? Lo Stato attraverso il deficit ma non solo. A dare una mano saranno anche multinazionali e ceti abbienti per cui si prospetta un inasprimento della pressione fiscale. Joe Biden starebbe infatti mettendo a punto il primo aumento delle tasse dal 1993 che dovrebbe però riguardare i soli redditi alti, come ha spiegato la segretaria al Tesoro Janet Yellen. La stessa Yellen ha confermato che gli Stati Uniti sono al lavoro con le controparti straniere per la definizione di una tassa globale sulle multinazionali che spesso riescono ad eludere buona parte del prelievo grazie a tecniche che consentono di spostare i profitti nei paradisi fiscali dove le aliquote sono bassissime o inesistenti.

Dopo il piano da 1.900 miliardi di dollari appena varato e destinato soprattutto a fornire sostegno economico alle fasce più deboli della popolazione, la Casa Bianca si appresta a mettere a punto interventi da 2mila miliardi di dollari per sostenere la ripresa economica. Parte di questo secondo pacchetto sarà finanziato con l’incremento delle tasse. Biden accoglie così, almeno in parte, le istanze dell’ala più a sinistra del partito democratico che chiedono interventi per limitare l’incremento delle diseguaglianze con una più vigorosa azione redistributiva.

Non verrà presa in considerazione la proposta della senatrice Elizabeth Warren di un prelievo dal 2 al 3% sui grandissimi patrimoni. Saranno però discusse altre opzioni. Tra queste ci sarebbero l’aumento dell’aliquote sulle società dal 21 al 28%, un incremento dell’imposta sul reddito per chi guadagna più di 400mila dollari l’anno, l’ampliamento dell’imposta di successione, un’aliquota fiscale più elevata sulle plusvalenze per le persone che guadagnano almeno $ 1 milione di dollari all’anno. Va detto che imposte sui profitti delle imprese, sui redditi da capitale, così come le aliquote sui redditi più alti, vengono da decenni di continua riduzione. Pochi giorni fa anche la Gran Bretagna ha annunciato che le tasse sulle grandi aziende saliranno dal 19 al 25% per aiutare il paese a fronteggiare i danni economici della pandemia.

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