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Ultimo aggiornamento: 15:09 del 15 Marzo 2021

“Processo alla ‘ndrangheta”, anche il sistema Catanzaro sotto inchiesta. L’anticipazione di PresaDiretta sul caso del giudice Marco Petrini

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Il "sistema Catanzaro" sotto inchiesta: "Nicola Gratteri ha ragione sui colletti bianchi". L'anticipazione di PresaDiretta sul caso del giudice Petrini
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Per la prima volta la Rai dedica un’intera prima serata a “Rinascita Scott”, una delle indagini più importanti degli ultimi anni contro la ‘ndrangheta fatta dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri. Lo fa con Processo alla ‘ndrangheta, una lunga inchiesta di PresaDiretta in onda lunedì 15 alle 21.20 su Rai3. Riccardo Iacona ha seguito Gratteri negli ultimi mesi per capire come si alimenta e come riesce ad arrivare ovunque la più grande organizzazione criminale al mondo. Per quattro anni i carabinieri dei ROS, del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia e i magistrati hanno pedinato e intercettato la cosca del boss Luigi Mancuso e i dei clan loro collegati che comandavano su Vibo Valentia e provincia. Nulla sfuggiva al controllo criminale: appalti, compravendita di beni, intestazioni fittizie, contratti tra privati, acquisizione di imprese, imposizione del pizzo e un enorme giro di usura, un vero e proprio circuito bancario illegale parallelo. E il numero impressionante in questa indagine è quello dei “colletti bianchi” che si sono prestati agli interessi mafiosi. Commercialisti, notai, avvocati, amministratori pubblici e funzionari, personale dei palazzi di giustizia, uomini delle forze dell’ordine.

A PresaDiretta si parlerà anche dell’inchiesta che la Procura di Salerno sta facendo sul Palazzo di Giustizia di Catanzaro. In particolare del caso del giudice Marco Petrini, presidente della seconda sezione della Corte d’appello del tribunale di Catanzaro, già condannato in primo grado per corruzione in atti d’ufficio. Intervistato da Riccardo Iacona, parlerà per la prima volta in televisione Mario Santoro, uno dei principali accusatori del giudice Petrini, condannato anche lui nello stesso processo. “Il giudice Petrini è tuttora un amico anche se ci sono cose che io non ho condiviso. Lo conoscevo da 13 anni quindi io mi mettevo a disposizione”. In questi anni di amicizia, Santoro viene a conoscenza di tutti i trucchi che venivano utilizzati per aggiustare le sentenze a cominciare dalle perizie tecniche che vengono affidate direttamente dai giudici ai professionisti. E il giudice Petrini cercava sempre professionisti in grado di spolpare i clienti. Nell’intervista Santoro non ha dubbi sul fatto che si sapeva che Catanzaro era un sistema: “Catanzaro è il fulcro, la questione dei colletti bianchi che dice Gratteri è vera”.

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