L’ipotesi è quella di chiedere alle Regioni liste di riserva in caso di rinuncia alla somministrazione da parte di singoli cittadini: in quel caso sarà contattato all’ultimo minuto, per l’inoculazione sostitutiva, un altro paziente che era in lista nei giorni successivi e che ne ha diritto
Una “lista di riserva” per evitare lo spreco di dosi di vaccino anti-Covid. È questa l’ipotesi allo studio che tradurrebbe in maniera pratica l’“altrimenti chi passa” anticipato in diretta tv dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo durante l’ospitata a Che tempo che fa. L’indicazione sarà fornita a breve da parte della struttura commissariale per l’emergenza Covid così da evitare il fenomeno segnalato in diversi parti l’Italia di dosi avanzate al termine della giornata di somministrazioni.
In sostanza, l’ipotesi è quella di chiedere alle Regioni “liste di riserva” in caso di rinuncia alla somministrazione da parte di singoli cittadini. In quel caso sarà contattato all’ultimo minuto, per l’inoculazione sostitutiva, un altro paziente che era in lista nei giorni successivi e che ne ha diritto. Il sistema – a quanto si apprende – sarà comunque valutato caso per caso in ogni Regione. Un modo per evitare che il farmaco vada buttato una volta aperta la fiala e, contemporaneamente, regolamentare le ‘sostituzioni’ evitando che si proceda senza un criterio definito, alimentando chiamate ad amici e parenti, come avvenuto nei primi mesi della campagna. Il metodo è già stato sperimentato in Israele e in parte replicato da parte della Regione Lazio, con i ‘panchinari’ in attesa all’interno di un sistema simile a quello dell’overbooking degli aerei con persone pronte a subentrare in caso di no-show di chi avrebbe dovuto ricevere la somministrazione.
Il metodo dell’elenco di riserva è stato suggerito anche dalla British Medical Association a tutti i siti di vaccinazione presenti in Gran Bretagna, come riportava già a febbraio la Bbc: “Il principio fondamentale è quello di evitare gli sprechi”. Negli Stati Uniti invece hanno attirato l’attenzione dei media le lunghe code parallele fuori dai 6 mega-centri vaccinali di Los Angeles: sono già stati ribattezzati “i cacciatori di vaccini”. Fox li ha filmati all’esterno del Kedren Community Health Center di South LA, la Nbc invece è stata al Balboa Sports Complex di Encino, dove un cartello fai-da-te segnala l’inizio della fila per chi è senza appuntamento.
Le autorità pubbliche di Los Angeles ufficialmente sconsigliano alle persone di presentarsi fuori dai siti, ma allo stesso tollerano questo meccanismo parallelo pur di evitare che le dosi vadano sprecate, come ha spiegato il Guardian in un lungo reportage: le informazioni su dove presentarsi per ricevere le dosi avanzate vengono trasmesse tramite il passaparola, ma alcuni ragazzi riescono anche a ricevere un appuntamento ufficiale per la seconda iniezione.