“Io mi vaccinerei con AstraZeneca e ho consigliato a persone a me care di vaccinarsi con AstraZeneca. I 2-3 casi di sospetti eventi tromboembolitici dopo questo vaccino sono obiettivamente pochi, perché in Inghilterra hanno vaccinato 10 milioni di persone con AstraZeneca e non hanno evidenziato nessun caso di questa complicazione. Su questi casi bisogna chiaramente indagare, ma non si deve né minimizzare, né creare panico“. Così a “L’aria che tira” (La7) Andrea Crisanti, direttore del dipartimento Microbiologia e Virologia Azienda Ospedaliera Padova, sul vaccino AstraZeneca.
Il virologo spiega: “I dati che possediamo finora sul vaccino AstraZeneca ci mettono tranquilli. Si stanno accumulando evidenze di una serie di effetti collaterali molto blandi, come febbre e spossatezza che sono abbastanza frequenti. Ma questo lo sapevamo dai dati pubblicati coi trial, dati che mettevano in evidenza che questo è un vaccino che induce una forte risposta immunitaria, spesso associata a febbre e a mal di testa. Se è stato fatto un errore su questo, forse è stato non dirlo subito alle persone. Come ho sempre sostenuto, bisogna dire sempre le cose come stanno”.
Crisanti aggiunge: “Sugli eventi tromboembolitici bisogna approfondire. La cosa buona è che esiste un sistema di tracciamento e di qualità che ci permette di andare a ritroso dalla persona che ha fatto la vaccinazione fino a chi ha gestito la produzione. Ogni singolo passo è tracciato. Quindi, a questo punto, si dovrà verificare se è successo qualcosa di sbagliato per questo lotto. Può anche essere accaduto qualcosa di sbagliato, ma la cosa importante è avere un sistema che lo traccia ed elimina il problema, perché nessuna operazione di carattere medico è esente da rischi, anche una semplice iniezione. Nessuna pratica medica ha rischio zero”.
Poche ore dopo la trasmissione, l’Agenzia italiana del farmaco ha comunicato la decisione di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca contro la Covid-19 su tutto il territorio nazionale.