La storia, raccontata dal Guardian, rappresenta un caso insolito ma di grande importanza perché sta facendo discutere l'opinione pubblica britannica. I servizi sociali si sono infatti rivolti ai genitori dei ragazzini, suggerendo loro di provvedere ad educare i figli a una alimentazione adeguata e al giusto esercizio fisico. Poi si è passati alla giustizia minorile
Sono stati bullizzati più volte a scuola per via del loro peso e della loro scarsa igiene personale. Per questo, due adolescenti sono stati segnalati ai servizi sociali del West Sussex, zona della Gran Bretagna nella quale vivono. La storia, raccontata dal Guardian, rappresenta un caso insolito ma di grande importanza perché sta facendo discutere l’opinione pubblica britannica. I servizi sociali si sono infatti rivolti ai genitori dei ragazzini, suggerendo loro di provvedere ad educare i figli “in forte sovrappeso” a una alimentazione adeguata e al giusto esercizio fisico. Non solo, gli adolescenti sono anche stati muniti di “contapassi“, iscritti a una palestra e a un programma Weight Watcher. Solo che il loro peso continuava ad aumentare. E così siamo arrivati alla giustizia minorile. La giudice, Gillian Ellis, ha deciso che i due ragazzini siano affidati per lungo tempo a una nuova famiglia e ha affermato che si tratta di un “caso molto insolito e triste”. Secondo Ellis, i genitori dei due adolescenti (in un primo momento entrambi, poi la madre visto che c’è stata una separazione), non hanno capito quanto fosse importante seguire le direttive dei servizi sociali per dare ai figli la possibilità di avvicinarsi a uno stile di vita corretto, così da scongiurare i pericoli legati all’obesità per quanto riguarda la salute. Una piaga che in Gran Bretagna sta diventando sempre più problematica. “Il caso è molto insolito – ha detto la giudice al Guardian – prima di tutto perché i due ragazzi hanno un ottimo rapporto con entrambi i genitori. Sono educati e hanno una personalità interessante ma i genitori non hanno capito quanto sia importante dare loro la possibilità di imparare uno stile di vita sano e corretto”. È stata la stessa giudice ha pubblicare la sentenza (in modo che la famiglia non venisse riconosciuta) così da “sensibilizzare” l”opinione pubblica.