Cristiano, Cristiano, Cristiano (Ronaldo) ma che ci fai tu ai commentatori di Sky Calcio Show? Sarà per quella cupoletta da Big Jim che non si scompone nemmeno quando è in modalità karate geri – waza. Sarà per quelle sopracciglia folte che non tradiscono la legge di gravità nemmeno quando imiti Bruce Lee. Cristiano dai la cera. Sky Calcio Show toglie la cera. Cristiano dai la cera. Sky Calcio Show toglie la cera. Cristiano dai la cera. Sky Calcio Show toglie la cera. Attorno alle 18e10 di domenica 14 marzo, dalle parti dello stadio di Cagliari, Cristiano Ronaldo abbatte Alessio Cragno. Alza la gamba due metri da terra come se in giardino davanti alla piscina avesse avvistato un maggiordomo molesto con Georgina. Rincorsa lunghissima presa da Olbia. Sguardo fisso modello Terminator verso porta e portiere (vuoi mai che quei furbetti piccoli piccoli dei sardi la spostino).
Il mento di Cragno che scricchiola come cristallo di Boemia sotto un tegame di ghisa. Già è stato difficile martedì scorso spiegare a Cris che il calcio non è salto in alto quando Sergio Oliveira batte le punizioni. Figuriamoci se devi spiegargli che il calcio non è sport letterale e che quindi deve calciare il pallone e non i menti avversari. Superato questo difficile ostacolo d’ambientazione ad una nuova lingua, superata la miopia dell’arbitro Calvarese che già intravedeva dietro le tribune del Sant’Elia le miniere di Sassu Strittu, superati i commenti alla Tano Cariddi in diretta di Federico Zancan e Lorenzo Minotti (“un colpo subito da Cragno” e “Ronaldo si è preso un grosso rischio” – letterale ndr), ecco lo slot del post partita. Ma che dobbiamo fare la moviola di Cagliari-Juventus? E come definiremmo l’intervento di Ronaldo su Cragno? Si chiedono attoniti a Sky Calcio Show.
Giancarlo Marocchi è il più preoccupato di tutti. Mostra una giustificazione farlocca firmata dai genitori. Alessandro Bonan lo guarda sconfortato: “Ciccio guarda che Luciano Moggi non è tuo papà, come faccio a crederti: lui è calvo e tu sei biondo?”. Insomma, nonostante l’imbarazzo di conduttore e opinionisti the “show” must go on. E se tra Marco Bucciantini e Bonan si percorrono le strade della metafisica parlando di “contatto tra il piede di Ronaldo e il mento di Cragno”, ecco il turno di Marocchi. Bonan non può più tergiversare, anche se riesce a passare la palla avvelenata a Ciccio. “Visto il piede sulla faccia del portiere potremmo dire che è rosso?”. Mini break. Ancora nessuno in due ore di diretta ha pronunciato quella parola con la f. “Fortuna? Sai Cristiano Ronaldo è tanto fortunato a rimanere in campo”. “No!”. “Fico? Ronaldo è così carino che avercene di fustacchioni così in campo”, “No!”. “Fustacchione?”, “E no! L’abbiamo appena detto”. “Frabotta?”, “E chi è?”. Torniamo in studio da Marocchi.
La domanda è rimasta in sospeso prima della pubblicità. Il grande centrocampista di Bologna e Juventus (della Juventus? Ma dai? mica vero?) riesce a spiazzare anche Andrea Agnelli, già pronto con il pulsante rosso delle testate nucleari puntate sugli studi Sky di Rogoredo. Ciccio dice: “Rosso non so? Anche con il giallo qui non ne veniamo fuori”. In studio si tira tutti un sospiro di sollievo. La panca trasparente di Sky Cacio Show è salva anche per la prossima domenica. Bucciantini si sbilancia un po’, come Salvini dentro al governone Draghi: “Più rosso che giallo. A centrocampo sarebbe rosso”. Una voce anonima infine chiosa l’incresciosa moviola dove quella parola con la f proprio non si riesce a pronunciare. “È andata bene a Cragno, dai”. Finalmente Sky Calcio Show finisce. “Pronto ciao Tinto, come stai? Kitikaka aveva bisogno di te. Com’è che s’intitola quel bel film che girasti nel 2003? Quello dove c’è l’episodio Dimme porca che me piaze?”. Fallo! (il punto esclamativo lo mise Tinto Brass, eh).