La nuova circolare del ministero dell'Interno illustra le disposizioni del decreto legge, che introducono "una disciplina più rigorosa" per contenere "la diffusività del virus, contribuendo così alla tenuta del sistema sanitario". Quindi l'applicazione "dovrà essere sostenuta da un particolare sforzo operativo che incida significativamente sul dispositivo dei controlli"
Controlli accurati e mirati contro gli assembramenti e nel periodo pasquale, con un “particolare sforzo operativo”. È un giro di vite quello chiesto dall’ultima circolare del Viminale inviata ai prefetti in virtù del nuovo decreto legge del governo Draghi per arginare la diffusione della nuova ondata di Sars-Cov-2.
I controlli delle forze dell’ordine, scrive il capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi, vanno svolti “con accuratezza” e si devono concentrare “specificamente nelle aree urbane più sensibili, potenzialmente interessate da fenomeni di assembramento”.
Una richiesta che riguarda “specialmente” le giornate festive e prefestive, scrive il Viminale ai prefetti. Nel periodo pasquale, poi, servono “mirati controlli lungo le strade di scorrimento extra-urbano, potenzialmente interessate da flussi di traffico più intensi”.
Uguale attenzione andrà rivolta “alle stazioni aeroportuali e ferroviarie, come pure agli altri snodi della mobilità urbana”, visto che dal 3 al 5 aprile scatterà la deroga per le visite a parenti e amici, ma sempre al massimo in 2 persone per volta e al massimo in un’occasione al giorno.
La circolare illustra le disposizioni del decreto legge del 13 marzo scorso, che introducono “una disciplina più rigorosa” per contenere “nella massima misura” il virus, “contribuendo così alla tenuta del sistema sanitario”. Per questo, segnala Frattasi nella sua circolare, “la relativa applicazione dovrà essere sostenuta da un particolare sforzo operativo che incida significativamente sul dispositivo dei controlli”.