È una delle voci più autorevoli tra gli esperti che, dall’inizio dell’emergenza Covid, presenziano sui giornali e in tv per spiegare ai cittadini la situazione epidemiologica, i rischi legati al coronavirus e l’evoluzione della pandemia. Nonostante questo, Massimo Galli più volte è stato attaccato da alcuni utenti sui social network di ricevere compensi o gettoni di presenza dalle trasmissioni televisive. Illazioni che l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano ha sempre smentito e che è tornato ancora una volta a ribadire su Twitter. “Non ho mai richiesto, né percepito alcun compenso per le mie partecipazioni a programmi televisivi, né per le interviste a giornali”, ha scritto.
Galli si dice “stufo di ripeterlo“, visto che nei mesi scorsi era stato già costretto a intervenire sull’argomento. Ma di fronte agli ennesimi attacchi l’esperto, che è anche ordinario di Malattie infettive all’università Statale di Milano, ha ribadito ancora una volta il concetto. In tanti si sono schierati al suo fianco, tra chi sostiene che “non debba neanche precisarlo, visto che è un punto di riferimento per tanti” e chi lo definisce “uno scienziato serio, preoccupato della situazione, e cerca di dare il suo contributo comunicando ciò che sa a tutti”. Non mancano però reazioni negative di chi si trincera dietro l’anonimato social per attaccarlo.