di Giuseppe Speccher
Sento parlare di rinnovo del contratto del pubblico impiego. E poi dell’innovazione tecnologica che aiuterà a sviluppare meglio il rapporto telematico tra cittadino e Pubblica amministrazione. Ciò di cui non sento più parlare da tempo sono gli obiettivi sui quali vengono o verranno valutate le performance. Non mi aggrego ai molti che fanno di tutta l’erba un fascio sostenendo che i lavoratori della Pa non lavorano. Nella mia esperienza quotidiana ho sempre incontrato, salvo rarissime eccezioni, persone che hanno voglia di svolgere bene il loro lavoro.
Non altrettanto – mi pare – si possa dire via via che saliamo nella scala delle responsabilità. Non occorre rifarsi alla vicenda del piano pandemico non aggiornato al ministero o alle tragicomiche farse sulla sanità in Calabria. Ma non passa giorno che non ci venga ricordato lo scandalo dei lavori incompiuti. Ho lavorato per anni nel privato, anche con responsabilità, e giustamente quando le cose non funzionavano venivo chiamato a risponderne.
In questo paese pare che nessuno risponda di niente, ai piani superiori. Perché non si torna a parlare di obiettivi, perché non si chiede la trasparenza sugli obiettivi dei manager pubblici, almeno per sapere se il numero delle e-mail scritte o delle riunioni fatte è ancora tra gli obiettivi (tanto per ricordare alcune delle amenità di cui abbiamo sentito parlare).
Io credo che potrebbe e dovrebbe esserci uno schema comune che fissi il rapporto tra la carica e le responsabilità connesse – fatta salva la possibilità di più precise determinazioni in funzione dei settori o del livello di responsabilità. E, comunque, penso che il tema degli obiettivi dovrebbe tornare ad essere centrale, così come la trasparenza sulle conseguenze in caso di responsabilità nel mancato raggiungimento.
Un ultimo cenno a un tema che è evidentemente collaterale: in questi anni abbiamo visto spesso i politici alla sbarra, ma molto più raramente è accaduto per la tecno-burocrazia. E se le cose non vanno avanti, qualche responsabilità c’è a questo livello.