La sospensione temporanea del vaccino Astrazeneca in Europa ha sollevato non poche riflessioni e emozioni in questi giorni. Abbiamo letto un po’ di tutto sui giornali. Pochi giorni fa, La Repubblica dedicava un titolone in prima pagina “Paura in Europa,” mentre Barbara Spinelli, qui sul Fatto Quotidiano, attaccava gli scienziati dicendo che la loro “fiducia nel vaccino Astrazeneca è semireligiosa”. Simona Riussi, moglie di Sandro Tognatti, il professore morto nei giorni scorsi qualche ora dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca, non è d’accordo: “Non sono un medico: è solo un comportamento che ritengo giusto a prescindere dalla tragedia di mio marito. Mi sembra l’unico modo per vincere il Covid”.

Fatemi un favore: ogni qualvolta avete bisogno di informarvi su una seria questione che riguarda la salute pubblica, sforzatevi di leggere direttamente le fonti scientifiche e gli autori che hanno passione per i fatti, dati, evidenza e compassione per la salute collettiva. Questi due editoriali apparsi sulle riviste scientifiche British Medical Journal e Science valgono più di duemila articoli scritti in questi giorni sul tema sui giornali in Italia.

Se la campagna di vaccinazione è già ripartita dopo la decisione dell’Ema, le conseguenze della sospensione di Astrazeneca sono incalcolabili. Ed è davvero brutale dover fare alcuni conti sul numero di morti osservati, evitati o evitabili, proprio perché il rispetto per la vita e la dignità delle persone vanno ben oltre i freddi numeri e le statistiche. Tuttavia, nei giorni della sospensione di Astrazeneca (15-18 marzo 2021) in Europa sono morte 9910 persone a causa Covid, oltre alle altre migliaia finite in terapia intensiva. È bene ricordarsi che anche non fare qualcosa può causare effetti rilevanti. In questo caso tragici. Sappiamo infatti che il vaccino è molto efficace nel ridurre decessi, ospedalizzazioni e pure contagi (è appena uscito un editoriale su Nature che parla del caso Israele). Questo ci fornisce un’idea degli effetti letali della nostra inazione.

Nonostante l’Ema abbia sottolineato che non esiste nessuna evidenza a sostegno dell’ipotesi che Astrazeneca abbia causato decessi di trombosi in eccesso (lo sapevamo anche prima della sospensione), rimane la questione irrisolta dei 25 rari casi di tromboembolia inattesi su 20 milioni di vaccinati – ammesso siano stati causati dal vaccino e non dal Covid stesso o altri fattori. E’ doveroso fare il possibile per identificare il modo di evitare anche questi casi. Ma a cosa è servito sospendere Astrazeneca per tre giorni a parte aumentare drasticamente il numero di persone che rifiuteranno questo vaccino, ritardando quindi la già troppo lenta campagna di vaccinazione e minando alla base il suo potenziale di salvare migliaia di vite al giorno e farci uscire finalmente da questo incubo?

Che alternative abbiamo – oltre alle famose 4T (tamponi e tracciamenti tempestivi con tecnologie di sorveglianza epidemiologica) che però sembrano proprio indigeste a questo paese: a proposito, avete visto le nomine dei membri del nuovo Comitato tecnico scientifico? E cosa dovremmo fare con chi dice “no ai tamponi e ai tracciamenti”, “no alle mascherine”, “no al lockdown” e ora urla “no ai vaccini”? Dovremmo accontentare tutti, sospendere la vaccinazione non solo di Astrazeneca, ma anche degli altri vaccini – andate a leggere bene i dati sugli eventi avversi di Pfizer e paragonateli a quelli di Astrazeneca – e rassegnarsi a seppellire altre 100mila persone uccise dal Covid-19 anche quest’anno?

Ovviamente, se ci saranno sviluppi ulteriori in queste settimane su come migliorare la campagna vaccinale, considerando le specifiche caratteristiche delle popolazioni più a rischio di effetti collaterali, ben vengano modifiche e aggiornamenti. Ma ripeto: a che cosa è servito sospendere Astrazeneca per pochi giorni? In questo articolo si spiega che la sospensione del vaccino in Europa è un chiaro esempio di sbagliata applicazione del principio di precauzione. (8)

Ps. Dichiaro i miei conflitti di interesse: sono stato vaccinato con uno dei lotti ritirati (e incriminati) AstraZeneca ABV2856 e per vostra somma sfortuna sono ancora vivo.

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