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In carcere da 18 anni per l’omicidio dei 4 figli, una nuova scoperta scientifica potrebbe scagionarla: “Ora c’è una spiegazione a quelle morti”

La scorsa settimana una petizione firmata da 90 eminenti scienziati e medici è stata consegnata al governatore del NSW, chiedendo la grazia per Folbigg e il suo rilascio immediato. Tra i firmatari c'erano due premi Nobel e il presidente dell'Accademia australiana delle scienze, il professor John Shine

di Davide Turrini

Prima una Medea serial killer senza remora alcuna nello sterminare i propri quattro figli. Poi dopo 18 anni di prigione la possibilità di essere valutata completamente innocente. La vicenda di Kathleen Folbigg, una signora australiana della Hunter Valley del New South Wales, è stata per anni la notizia di cronaca nera più conosciuta nel proprio paese. Durante gli anni Novanta e in un periodo di una decina d’anni, ogni figlio dei quattro che Kathleen ha partorito moriva per cause naturali. Al quarto bimbo morto la polizia volle però vederci chiaro tanto da indagare e far finire a processo la donna per omicidio. Accusata di aver strangolato i quattro bimbi, il primogenito Calebe poi Patrick, Sarah e Laura, la donna venne condannata nel 2003 a 30 anni di carcere. Dopo 18 anni di prigione però nuove prove scientifiche sembra possano ribaltare radicalmente il caso.

La scorsa settimana una petizione firmata da 90 eminenti scienziati e medici è stata consegnata al governatore del NSW, chiedendo la grazia per Folbigg e il suo rilascio immediato. Tra i firmatari c’erano due premi Nobel e il presidente dell’Accademia australiana delle scienze, il professor John Shine, che ha commentato: “Date le prove scientifiche e mediche che ora esistono in questo caso, firmare questa petizione è stata la cosa giusta da fare”. La professoressa Fiona Stanley, ricercatrice di salute pubblica e pediatrica, ha poi spiegato cosa sarebbe realmente successo: “È moto preoccupante che le prove mediche e scientifiche siano state ignorate, preferendo le prove circostanziali. Ora abbiamo una spiegazione alternativa per la morte dei bambini Folbigg”. La spiegazione alternativa risiederebbe nella recente scoperta di una mutazione genetica in Kathleen Folbigg e nelle sue due figlie che, dicono gli scienziati, era “probabilmente patogena” e che ritengono abbia causato la morte delle due ragazze, Sarah e Laura.

Una diversa mutazione genetica è stata scoperta nei due ragazzi, Caleb e Patrick, anche se gli scienziati riconoscono che qui sono necessarie ulteriori ricerche. Come segnalato da diversi siti anglosassoni l’aiuto per la presunta omicida potrebbe arrivare addirittura dall’Italia, più precisamente dal Centro per lo studio e la cura delle Aritmie cardiache di origine genetica all‘Istituto IRCCS di Milano, perché per due dei quattro bambini uccisi si parla di una mutazione del DNA sul gene della Calmodulina, oggetto di studio nel centro milanese, mentre gli altri due potrebbero essere stati stroncati da una forma mortale di epilessia. Se la Folbigg venisse liberata dopo quasi 20 anni di carcere, il suo calvario sarà registrato come il peggior errore giudiziario nella storia giuridica dell’Australia.

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