Politica

Interessi occulti e incompetenza: due facce della stessa medaglia

Vi è mai capitato di constatare la totale incompetenza di persone in posizioni apicali? A me è capitato. Molte volte. L’ultimo caso è quello del nuovo membro proposto dalla Lega nel Comitato Tecnico Scientifico per supportare il contrasto alla pandemia, che per fortuna poi si è ritirato. Viene spontaneo chiedersi: ma chi ce li ha messi? Come mai chi raccomanda qualcuno non propone persone competenti? Non è contro logica? No, non lo è.

Chi raccomanda si aspetta gratitudine e la richiede pretendendo in cambio favori non sempre legittimi. Se il miracolato è un totale incapace è conscio di dover ricambiare il favore, soprattutto se la posizione è per nomina e non è a tempo indeterminato. Una persona capace dice no a proposte indecenti e viene percepito come inaffidabile. Meglio un cretino fedele che un competente che ti dice no. Gli yes men sono molto apprezzati dai “capi”. Il cretino in posizione apicale, poi, tenderà a usare lo stesso metro per reclutare nuovo personale, e il livello di competenza decadrà inesorabilmente.

Ci sono organizzazioni più o meno occulte che hanno come fine la promozione degli adepti che, in effetti, giurano di aiutarsi reciprocamente in ogni occasione possibile. Poniamo che in una commissione di concorso ci sia un afferente a queste confraternite, e poniamo che al concorso si presenti un altro afferente. I due sono legati da vincolo di giuramento di aiuto reciproco, e questo inevitabilmente danneggia chi non gode di potenziali favoritismi all’interno della commissione.

La Costituzione, all’Art. 18, dice: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare”.

E quindi: ci si può iscrivere a una loggia massonica ma l’adesione non può essere segreta. Il che significa che si deve poter controllare se i membri di una commissione appartengono a qualche associazione, e si deve controllare se i candidati appartengano alla stessa associazione di qualche membro della commissione. L’iscrizione a un partito o a un sindacato non prevede giuramenti di aiuto reciproco, ma spesso comporta simili favoritismi. Certe associazioni li prevedono esplicitamente. Sono state fatte tanti anni fa, per contrastare poteri forti e oppressivi. È normale che, allora, gli adepti decidessero di restare anonimi e, anche, di aiutarsi in caso di necessità.

Il mutuo soccorso è una nobile attività. Però se una loggia massonica diventa segreta, tipo la P2, e ordisce un piano che poi, ovviamente per puro caso, trova riscontro in quello che è realmente avvenuto, allora forse ci dobbiamo preoccupare.

Pare che la malavita organizzata trovi terreno fertile in associazioni segrete di nobilissime origini, e anche in associazioni non segrete, tipo i partiti. Se nelle commissioni che gestiscono gli appalti ci sono iscritti ad associazioni che prevedono giuramenti di mutuo soccorso e loro confratelli hanno presentato progetti per rispondere alla gara di appalto, si prefigura un conflitto di interessi. La soluzione è semplice: deve essere obbligatorio dichiarare le appartenenze a organizzazioni che prevedano vincoli di aiuto reciproco. Nel caso in cui giudicati e giudicandi afferiscano alle stesse associazioni, o si ritira il concorrente o si sostituisce il membro della commissione. Il Movimento 5 Stelle ha richiesto esplicitamente ai suoi candidati di dichiarare di non essere iscritti ad associazioni che potrebbero avere queste controindicazioni, e qualcuno è stato espulso per non averlo dichiarato.

Non riesco a capire come mai l’Art. 18 della Costituzione non venga applicato in modo stringente nella gestione di concorsi e appalti. Ma forse chi dovrebbe applicare queste regole non è a conoscenza dell’esistenza di associazioni segrete. Quando Lilli Gruber chiese a Mario Monti se era massone, il senatore a vita rispose di non sapere bene cosa fosse la massoneria. Il che, necessariamente, prefigura due scenari: o Monti non conosce la storia del nostro Paese, inclusa la storia della P2, oppure ci sta prendendo in giro. In effetti poi ha dichiarato di non essere massone, ma dato che non ha ben chiaro cosa sia la massoneria, è oscuro come possa dichiarare di non appartenervi.

Se ci pensate, la rovina di questo Paese è l’incompetenza e, anche, l’impossibilità di toccare interessi occulti che vengono strenuamente difesi da solidi referenti politici. L’evasione fiscale, per esempio, viene percepita come un nobile gesto, e le tasse sono viste come una prepotenza intollerabile. Poi, se ci sono problemi, si chiede a gran voce che lo Stato intervenga! Senza voler contribuire al suo bilancio. Una banda di furbi (non di intelligenti, si badi bene) incompetenti ha attuato una strategia di occupazione delle stanze del potere, e appare sempre più chiaro che si sia alleata con la malavita organizzata, che ha come obiettivo la spoliazione della cosa pubblica.

Questa “filosofia” di vita trova grande approvazione in una parte consistente dell’elettorato. Non dimentichiamo che Silvio Berlusconi affermò che lo stalliere mafioso Vittorio Mangano fosse un eroe e che la magistratura fosse un cancro per il paese. Stravinse le elezioni, dopo dichiarazioni del genere, se non ricordo male.