Ospiti di Programma, il live talk di FQMagazine condotto da Claudia Rossi e Andrea Conti, i ragazzi hanno risposto a quanti sostenevano che le parolacce non dovevano essere tolte: Se ci avessero detto 'cambiate il testo, cambiate le sonorità' allora è chiaro che lì è un discorso di integrità". Victoria ha aggiunto: "Abbiamo l'occasione di portare questo brano in un contesto così ampio come l'Eurovision, quindi rinunciare alla partecipazione per due parolacce..."
Niente parolacce e versione più corta. I Maneskin si sono dovuti attenere al regolamento dell’Eurovision Song Contest condiviso da 40 Paesi. All’Ahoy Arena di Rotterdam, la band romana porterà un brano che sta nelle regole (dal 18 al 22 giugno). E tra quelli che hanno avuto da ridire c’è Mario Adinolfi: “Pur di partecipare all’Eurofestival – ha scritto su Facebook – i Maneskin hanno accorciato il brano con cui hanno vinto a Sanremo e cancellato tutte le parolacce. Ve la immaginate la risposta di Guccini se gli avessero chiesto di farlo dall’Avvelenata? I Maneskin invece sono stati ‘zitti e buoni’”. Oggi 17 marzo, i Maneskin sono stati ospiti di Programma, il live del giovedì di FQMagazine condotto da Claudia Rossi e Andrea Conti e Damiano ha riposto: “Non capisco perché parli di noi… Comunque, il messaggio della canzone è una cosa molto più ampia di “caz*o” e “coglio*i”, quindi cambiare quelle parole non cambia il senso del testo. Se ci avessero detto ‘cambiate il testo, cambiate le sonorità’ allora è chiaro che lì è un discorso di integrità”. Victoria ha aggiunto: “Abbiamo l’occasione di portare questo brano in un contesto così ampio come l’Eurovision, quindi rinunciare alla partecipazione per due parolacce…”.