È finalmente arrivato il momento di parlarvi in maniera più approfondita di Oppo Find X3 Pro 5G, l’ultimo top di gamma presentato nelle scorse settimane dal brand di origini cinesi che vuole dare filo da torcere alla concorrenza. Oppo ha puntato moltissimo sulla qualità e la versatilità delle fotocamere, su un design caratterizzato da una “curva impossibile” e sul concetto di poter gestire e mostrare sul display oltre un miliardo di colori. Queste e le altre caratteristiche tecniche di tutto rispetto basteranno a convincervi a sborsare la cifra richiesta?

Oppo non solo ha incluso un caricabatterie da ben 65 W e delle cuffie di tipo USB Tipo-C ma ha pensato bene di permettervi di proteggere il vostro acquisto sin dal primo minuto di utilizzo con una elegante cover gommata che fa davvero sfigurare quelle che alcuni altri produttori includono con i propri smartphone.

Se questo non fosse abbastanza, Find X3 Pro è coperto dall’Oppo International Warranty Service, che vi permetterà di ricevere assistenza per il vostro dispositivo in qualsiasi Paese questo servizio sia disponibile per viaggiare in tranquillità (quando questo sarà di nuovo possibile) preoccupandovi meno di quello che potrebbe succedere al vostro smartphone.

Design e materiali

Nella progettazione della scocca e, più in generale, nell’immaginare il design di Find X3 Pro 5G, Oppo ha deciso di lanciarsi nella realizzazione di quella che l’azienda chiama una “curva impossibile”. Il retro di Oppo Find X3 Pro è infatti realizzato utilizzando un singolo pezzo di vetro, modellato e lavorato per donargli il suo inconfondibile look.

Per quanto possa sembrare una soluzione di design alquanto semplice a prima vista, la realizzazione della scocca del nuovo top di gamma dell’azienda richiede un’enorme mole di lavoro. Pensate che per realizzare questo singolo strato di vetro curvo e “fluido” sono necessari oltre 100 processi di lavorazione, più di 2000 punti di controllo per verificare che questi processi abbiano dato i risultati sperati, per un totale di oltre 40 ore per la realizzazione di una singola unità dal primo stampo fino al perfezionamento finale.

Certo, poi l’azienda si è giocata tutti i punti guadagnati in originalità disponendo le fotocamere quasi esattamente come quelle dei più recenti iPhone attirando un sacco di critiche negative a riguardo. Ignorando per un attimo questo fatto, però, è da sottolineare come davvero il design di questo smartphone sia quasi di un altro pianeta. In foto non è facile da apprezzare ma il camera bump è molto meno pronunciato di ciò che si potrebbe pensare. Di persona, vedere un singolo pezzo di vetro curvare ricoprendo l’intero smartphone, avvicinandosi alle fotocamere per poi circondarle ed abbracciarle, fa davvero effetto.

Per non parlare poi del fatto che Oppo è riuscita a mantenere lo spessore di Find X3 ridotto a soli 8,29 mm e a limitare il peso a 193 g in un periodo in cui trovare un top di gamma che non superi la soglia dei 200 g è praticamente impossibile, unica eccezione lo Xiaomi Mi 11 5G. Questo garantisce al dispositivo una maneggevolezza incredibile a le curve nella parte posteriore rendono il feeling in mano davvero impareggiabile.

La colorazione “nera” che abbiamo ricevuto, però, è letteralmente uno specchio che attira inevitabilmente sporco e ditate. Nonostante questo e nonostante l’inclusione nella confezione di una cover in plastica gommata davvero di alta qualità, coprire il design di questo dispositivo sarebbe un vero crimine. Il mio consiglio è quello di puntare alla colorazione blu che ha una finitura opaca della scocca.

Le cornici sono realizzate in metallo e, nonostante siano abbastanza sottili a causa delle curvature su entrambe le facce del dispositivo, Find X3 Pro è definibile come uno degli smartphone più belli da maneggiare che abbia mai avuto modo di provare di recente. Non manca la certificazione IP68 per proteggere il terminale contro l’ingresso di acqua e polvere.

Display

Non è però il retro dello smartphone quello che passerete ore e ore al giorno a guardare. Nella parte frontale domina il display da 6,7 pollici leggermente curvo ai lati di cui tanto Oppo va fiera e che copre il 92,7% della superficie frontale. La cornice inferiore è leggermente più marcata delle altre che lo circondano ma è comunque così sottile che non ci si fa troppo caso.

Si tratta di un pannello AMOLED QHD+ (3216 x 1440 pixel) in grado di raggiungere i 120 Hz di frequenza di aggiornamento massima. La tecnologia LTPO permette all’unità di poter variare la propria frequenza scendendo ad un minimo di 5 Hz per risparmiare batteria in base al contesto specifico (un OTA in arrivo dovrebbe abbassare questo valore fino a 1 Hz!). Purtroppo non è possibile forzare una determinata frequenza ma si può solo scegliere se raggiungere un massimo di 60 Hz oppure di 120 Hz.

Oltre a supportare la riproduzione di contenuti video HDR10+ e a raggiungere una luminosità massima di 1300 nit (con 8192 livelli di luminosità), Oppo ha puntato moltissimo anche quest’anno sull’accuratezza dei colori. Oppo Find X3 Pro è infatti in grado di coprire interamente la gamma DCI-P3 con una deviazione massima dai colori di riferimento di 0,4 JNCD.

L’azienda ha posto anche grande interesse nel permettere ad un numero maggiore di persone di poter godere dell’ottima esperienza che questo pannello è in grado di offrire includendo nelle impostazioni di accessibilità una serie di opzioni dedicate a chi ha difficoltà di vario livello a distinguere i colori.

Con una versione migliorata del Munsell 100 Hue Test, un modo riconosciuto per valutare la capacità di distinzione dei colori, Oppo Find X3 Pro si adatta alla percezione specifica del colore dell’utente, utilizzando i dati personalizzati raccolti per trovare il miglior equilibrio tra espressione e risoluzione del colore. Il risultato è una delle 765 calibrazioni potenziali dello schermo, con una correzione del colore ottimale per gli occhi di ogni utente.

Questo però non è bastato: come anche il modello che l’ha preceduto, Oppo Find X3 Pro possiede un display in grado di mostrare oltre un miliardo di colori grazie alla profondità colore di 10 bit utilizzata invece della classica a 8 bit. Ciò significa che il display può mostrare 64 volte le tonalità di colori dei display tradizionali eliminando di fatto l’effetto banding nelle sfumature di colore delle immagini se codificate anch’esse a 10 bit.

Proprio per questo Oppo ha ottimizzato l’intera pipeline della cattura, dell’elaborazione e del salvataggio delle immagini per permettere di sfruttare appieno l’intero spettro di colori che questo display è in grado di mostrare. Non solo anche le fotocamere sono in grado di percepire il mondo che vi circonda con una profondità di colore di 10 bit, ma le immagini vengono anche codificate e salvate in formati compatibili al mantenimento di tutte queste informazioni.

Il display ha anche un’ultima qualità, quella di nascondere il lettore di impronte digitali posizionato sotto di esso. Per la lettura dell’impronta il sensore utilizza la tecnologia ottica, leggermente più lenta di quella ultrasonica utilizzata ad esempio da Samsung, ma comunque molto precisa ed efficace.

Il lettore è spostato in una posizione molto vicina alla cornice inferiore del display, più in basso rispetto ad altri modelli che abbiamo provato. È un po’ strano all’inizio ma la memoria muscolare aiuta e ci si abitua in fretta.

Comparto fotografico

Oppo ha fatto un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda il comparto fotografico di Find X3 Pro 5G e quest’anno è pronta a giocarsela allo stesso livello con i big del settore, forse persino a superarli!

Partendo da quella che in parte è l’unica vera delusione, l’azienda ha abbandonato l’uso del teleobiettivo periscopico. Una scelta un po’ strana in quanto era stata proprio Oppo a dimostrarsi pioniere nel campo, mostrando la propria tecnologia in versione prototipale alcuni anni prima che Huawei la rendesse disponibile sul mercato con P30 Pro. Oppo Find X3 Pro dispone infatti di un teleobiettivo classico con lunghezza focale 52mm (zoom ottico 2x) e apertura f/2.4 davanti ad un sensore da 13 Mpixel dotato di autofocus PDAF.

Le vere novità risiedono però nelle altre tre fotocamere. Per quanto riguarda la fotocamera principale e la ultra grandangolare il brand ha scelto una strada che vorrei vedere percorsa anche da altri competitor in quanto ha utilizzato lo stesso identico sensore per entrambe. Si tratta di due Sony IMX766 da 50 Mpixel con autofocus PDAF omnidirezionale che permette una messa a fuoco dei soggetti davvero veloce.

La fotocamera principale dispone di una lente con apertura focale f/1.8. Il grandangolo ha apertura focale f/2.2, un FOV di 110° e delle lenti free-form che limitano al minimo la distorsione, le quali sono forse la novità più benvenuta. Quest’ultima viene utilizzata invece della fotocamera principale per gli scatti ravvicinati (meno di 4cm di distanza dal soggetto) per risultati ancora migliori ed una versatilità incredibile.

Non basteranno tutte le parole che spenderò descrivendo gli scatti che Find X3 Pro è in grado di ottenere per mostrare il mio apprezzamento riguardo questa soluzione, la quale alza la qualità complessiva dello smartphone come cameraphone di moltissimo.

La coerenza tra i colori delle foto scattate con queste due fotocamere è seconda solo a ciò che è in grado di fare iPhone 12 nelle sue due varianti Pro e le qualità dei sensori Sony sono davvero ben visibili sia negli scatti in diurna che in quelli notturni. Purtroppo vista la limitazione negli spostamenti presente nelle ultime settimane non ho potuto dare sfogo al fotografo che è in me, tuttavia spero che dagli esempi si riesca a capire quello di cui sto parlando.

Non solo i colori catturati sono eccellenti e le immagini ricche di dettagli, Oppo ha fatto un lavoro che reputo ottimo con la gamma dinamica e l’elaborazione finale delle fotografie. Alcune immagini potrebbero ricadere nei gusti personali di una persona piuttosto che un’altra, personalmente apprezzo di più delle foto dalle colorazioni più piatte e neutre, questo non toglie però che l’azienda si sia raggiunto un livello di qualità da vero campione.

Da appassionato di fotografia con lo smartphone, erano anni che non mi fidavo a lasciare il mio fidato Pixel sulla scrivania sicuro di poter catturare l’attimo indipendentemente dalla situazione senza doverci pensare troppo. Negli ultimi quattro anni solo i Pixel di Google e alcuni iPhone di Apple mi avevano convinto a tal punto.

Ottimo lavoro anche in modalità notte, dove Find X3 Pro ha dimostrato di essere in grado di catturare l’atmosfera senza esagerare l’esposizione delle ombre o catturare porzioni dell’immagine sovraesposte. Mi ha stupito davvero molto il fatto di poter fotografare in modalità manuale il cielo notturno, riuscendo comunque ad ottenere un risultato piacevole e coerente con lo stato effettivo della scena nella vita reale.

È ovviamente presente una modalità manuale davvero ben pensata che permette ai più smanettoni di poter ottenere risultati incredibili, la quale è supportata dal nuovo formato di file RAW+ che Oppo ha pensato per ottenere il massimo della libertà di editing. Come vi accennavo prima, queste fotocamere supportano anche la codifica delle immagini a 10bit, tuttavia a causa della poco diffusa compatibilità dei file HEIF necessari al mantenimento di queste informazioni, la funzione è disattivata di default.

Se però volete davvero stupire i vostri amici oppure ottenere degli scatti impossibili per qualsiasi altro smartphone in commercio è stata introdotta da Oppo una fotocamera super-marco che su carta sembra molto meno impressionante di quanto sia in realtà. Il sensore è da soli 3 Mpixel, l’apertura focale è pari a f/3.0 e permette uno zoom pari a 30x (ottico) o 60x (digitale): un vero e proprio microscopio tascabile!

Per utilizzare questa fotocamera, il software ci istruisce suggerendoci di appoggiare la cima dello smartphone sul soggetto da fotografare per poi inclinare il resto del dispositivo per inquadrare il fulcro della nostra micro-fotografia. Non bisogna preoccuparsi di coprire le fonti di luce in quanto questa fotocamera dispone di un LED circolare attorno alla lente che illuminerà la scena.

La fotocamera frontale è una 32 Mpixel f/2.4 che è in grado di catturare una quantità di dettagli davvero notevole. Oppo ha davvero creato uno smartphone che permette una libertà e una creatività seconda a nessuno, a partire dal mondo microscopico fino ad arrivare ad uno zoom ibrido 5x che non impressiona se paragonato ad altri concorrenti ma è in grado di ottenere ottimi risultati.

Lo smartphone è in grado di catturare video con una risoluzione massima 4K a 60fps, HDR e a 10 bit. Non si può ancora sostituire una mirrorless (e probabilmente non si potrà mai) ma i risultati sono ottimi per quello che ricordiamo essere uno smartphone dai sensori minuscoli!

Hardware e prestazioni

Ovviamente, trattandosi di un flagship, non poteva mancare il più potente ed innovativo processore prodotto da Qualcomm, lo Snapdragon 888 5G. La nostra unità è accompagnata da 12 GB di RAM ma è disponibile anche una variante con 8 GB. Entrambe hanno stranamente la stessa quantità di memoria interna non espandibile, ovvero 256 GB. Il mio consiglio è di conseguenza di puntare alla versione con meno RAM, essendo essa più economica e non essendoci una vera differenza nell’utilizzo dello smartphone.

Lo smartphone è sempre reattivo ed è davvero impossibile, giunti al livello di prestazioni dei top di gamma attuali, trovare qualcosa che metta in difficoltà questi gioielli di ingegneria elettronica moderni. Ovviamente ci sarà sempre qualche gioco dalla grafica spinta come Genshin Impact che non avrà un framerate impeccabile di 60fps in ogni singolo istante, tuttavia credo fermamente che il futuro del gaming su smartphone con titoli di alto calibro si svolgerà sempre più sulle più importanti piattaforme cloud e non sfruttando la potenza locale.

Detto questo ho notato una leggera tendenza di Oppo Find X3 Pro a riscaldarsi se messo sotto stress per un periodo di tempo continuato, soprattutto utilizzando una cover. Niente di problematico sia chiaro, semplicemente è possibile sentire la scocca diventare leggermente tiepida dopo lunghe sessioni di gioco, ma credo sia un compromesso accettabile visto il design e la maneggevolezza del dispositivo.

Lato connettività non manca davvero nulla: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2 e Dual SIM 5G sono disponibili per quanto riguarda il wireless, mentre una porta USB 3.1 Tipo-C vi permetterà di spostare dati via cavo ad alta velocità. Manca un jack da 3,5mm per le cuffie ma Oppo include un comodo paio di auricolari USB Tipo-C decisamente non ispirati alle cuffiette Apple nella confezione di vendita.

Il sistema audio composto da uno speaker posto nella parte bassa del dispositivo e dalla capsula auricolare amplificata è ok, leggermente meno performante di Xiaomi Mi 11 5G ma meglio del Samsung Galaxy S21 5G che ho avuto modo di recensire di recente. Purtroppo il suono non raggiunge l’incredibile qualità dell’Asus ROG Phone 5, ma nessuno riesce ad avvicinarglisi nemmeno lontanamente ad oggi.

Software

A bordo di Oppo Find X3 Pro troviamo l’ultima iterazione della skin proprietaria dell’azienda chiamata ColorOS 11.2 e basata su Android 11. Oltre ad avere a disposizione moltissime funzioni uniche che rendono l’esperienza utente più piacevole e personalizzabile a piacere, ColorOS ha dimostrato negli anni di essere in continuo miglioramento.

Le animazioni sono fluide, ogni singolo angolo del sistema è stato ripulito, smussato, perfezionato e ad oggi, per quanto mi riguarda, è diventata una delle skin Android più piacevoli da utilizzare in assoluto.

Le aggiunte di Oppo ad Android stock sono sensate, non troppo invasive e generalmente davvero ben pensate. C’è solo una vera nota stonata in tutto questo, ovvero le notifiche. Oppo personalizza il modo in cui gli avvisi vengono mostrati ed il loro comportamento al tocco, il che in alcuni casi è abbastanza fastidioso.

Sia chiaro, non sono presenti malfunzionamenti o blocchi che impediscono di sfruttare le mille capacità delle notifiche Android, ma alcune azioni hanno risultati diversi rispetto a quelli ottenibili in Android stock o nella maggior parte delle altre skin. Questo porta ad una leggera curva di apprendimento per chi arriva da uno smartphone di un altro produttore, cosa che non riesco proprio a capire.

Detto questo i pregi di ColorOS riescono ad eclissare i piccoli difetti ed il risultato è, a mio parere, uno dei sistemi operativi per smartphone più completi e belli che ad oggi si possano utilizzare.

L’azienda ha persino lavorato con il famoso compositore Hans Zimmer per la realizzazione di alcuni suoni di sistema e suonerie, tuttavia queste non sono ancora disponibili e arriveranno solamente con un aggiornamento successivo.

Posso personalmente anche mettere una mano sul fuoco riguardo alla costanza con cui l’azienda aggiorna i suoi smartphone più costosi. Possiedo un Oppo Find X (il primo modello, quello con fotocamere motorizzata) che ad oggi riceve ancora regolarmente ogni mese le patch di sicurezza ed è stato aggiornato fino ad Android 10 con ColorOS 7.1 (la versione subito precedente alla 11).

Inoltre Oppo ha spesso partecipato al programma Android Beta che permette ai più smanettoni di installare le versioni di anteprima delle future versioni del sistema operativo con mesi di anticipo.

Autonomia

Oppo Find X3 Pro 5G è dotato una batteria dalla capacità di 4500 mAh. Non è il valore più alto mai visto sul mercato ma è notevole che il brand sia riuscito a trovare spazio per un’unità così capiente in un corpo sottile e relativamente leggero.

Viste anche le caratteristiche tecniche di tutto rispetto e la potenza che questo smartphone è in grado di offrire, è comunque notevole che nella maggior parte dei casi si riesca ad arrivare a fine giornata con ancora più del 20% di carica disponibile. In tali giornate meno impegnative, quando le sessioni di gioco sono brevi, sporadiche e soprattutto siete generalmente connessi alle reti Wi-Fi, è facilmente possibile superare le 5 ore di schermo acceso nonostante si imposti il display alla risoluzione massima e la frequenza di aggiornamento variabile sul valore più alto.

In caso di utilizzo prolungato della connessione dati 5G o nelle giornate più intense può capitare che Oppo Find X3 Pro abbia bisogno di un po’ di energia extra per completare la giornata.

Ciò fortunatamente non è un problema! Lo smartphone supporta la ricarica rapida SuperVOOC 2.0 da 65W con il caricatore incluso nella confezione e può raggiungere i 30W con la basetta di ricarica wireless AirVOOC acquistabile separatamente.

Via cavo è quindi possibile passare dallo 0% al 40% di carica in soli 10 minuti e questo cambia completamente il modo di utilizzare lo smartphone. Passata è l’epoca in cui lasciavate lo smartphone in carica la notte sul comodino in modo che la mattina seguente fosse pronto ad affrontare la giornata, ora è possibile collegarsi solo qualche minuto quando necessario per avere a disposizione tutta l’energia di cui si può aver bisogno.

Non manca la possibilità di condividere la propria carica residua con gli altri dispositivi grazie alla ricarica wireless inversa a 10W, funzione che è più utile per accessori come smartwatch e auricolari TWS piuttosto che per ricaricare altri smartphone compatibili, anche se teoricamente nessuno ve lo vieta.

Conclusioni

Oppo ha fatto centro. Find X3 Pro 5G è uno degli smartphone più piacevoli da utilizzare che siano disponibili sul mercato in questo momento e, nonostante non sia il più potente, quello con la maggiore autonomia oppure il prodotto dal rapporto qualità/prezzo migliore, riesce ad essere ottimo sotto qualsiasi punto di vista.

La possibilità di ricaricare velocemente la batteria con il caricatore da 65W incluso è fenomenale e, parlando di dotazione standard, gli accessori che Oppo mette a disposizione nella confezione di vendita ed il servizio di garanzia internazionale sono certamente dei valori aggiunti.

Dal punto di vista del design può piacere oppure no, ma resta il fatto che è realizzato utilizzando uno dei processi produttivi più avanzati al mondo ed è davvero piacevole da impugnare. Non vorrete mai smettere di utilizzarlo!

Il comparto fotografico è uno dei più versatili al mondo, pochi sono gli smartphone che riescono ad ottenere risultati così buoni e coerenti su tutta la gamma di zoom e lenti a disposizione. Per non parlare del microscopio che è dannatamente divertente. Che sia arrivata l’ora di sostituire il mio amato Pixel? Forse, ma già che io mi stia ponendo questa domanda fa capire a chi mi segue da un po’ che Oppo ha fatto davvero un fantastico lavoro.

Certo, il prezzo non è dei più accessibili: 1149,99 euro non è certo una cifra che tutti sono disposti a spendere e, anche chi vuole mettere mano al portafoglio, sicuramente non lo fa a cuor leggero senza essere certo di ciò che sta facendo. Detto questo, se il vostro budget lo permette, prendete seriamente in considerazione Oppo Find X3 Pro 5G perché sono davvero pochi i dispositivi in grado di fare di meglio!

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