giudici del capoluogo piemontese hanno inflitto condanne comprese fra un massimo di 3 anni e un minimo di 2 anni e 4 mesi. La pena più bassa riguarda in particolare un funzionario del Comune che all’epoca dei fatti era responsabile dell’ufficio contrattualistica
Si chiude con otto condanne e tre assoluzioni il processo per l’appalto, assegnato nel 2015, relativo alla gestione del bar interno al palazzo di giustizia di Torino. I giudici del capoluogo piemontese hanno inflitto condanne comprese fra un massimo di 3 anni e un minimo di 2 anni e 4 mesi. La pena più bassa riguarda in particolare un funzionario del Comune che all’epoca dei fatti era responsabile dell’ufficio contrattualistica.
Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Lisa Bergamasco, l’appalto fu affidato alla veronese Service Companies in maniera irregolare. Al Comune di Torino, che si è costituito parte civile ed è stato rappresentato dall’avvocato Giuseppina Gianotti, è stata assegnata una provvisionale di 20mila euro. Tra gli assolti figurano un dipendente della procura generale e un dipendente della Corte d’Appello che sono stati processati per presunti scambi di favori. La vicenda era deflagrata nell’aprile del 2017 con otto ordini di custodia cautelare eseguiti dalla Guardia di finanza.