I medici e gli infermieri del Policlinico Sant’Orsola di Bologna hanno “vegliato giorno e notte” sulla bambina di 11 anni intubata in terapia intensiva a causa del Covid. E oggi è arrivata finalmente la bella notizia: “Dopo essere stata ricoverata in pericolo di vita“, ha annunciato su Facebook l’ospedale, “ha reagito alle cure ed è uscita dalla terapia intensiva”. La vicenda, in queste settimane, è stata tenuta il più riservata possibile a causa della minore età della paziente e per la gravità del caso. Fino a questa mattina, quando il personale sanitario ha potuto annunciare l’uscita dalla rianimazione: “Le notizie che fanno bene. Le notizie che ci aiutano ad andare avanti”, si legge nel post pubblicato su Facebook. “Noi ci abbiamo sperato, ci abbiamo provato, ci abbiamo creduto. Abbiamo vegliato su di lei, l’abbiamo accarezzata, le abbiamo fatto ascoltare la sua musica preferita, le abbiamo parlato. Il nostro lavoro è non lasciare mai soli i pazienti”. La piccola è stata assistita, spiegano “giorno e notte, senza pausa dai dispositivi di protezione per bere, mangiare e riposare, controllando i parametri vitali, sempre pronti a intervenire”.
Le notizie che fanno bene ❤
Le notizie che ci aiutano ad andare avanti, la bambina di 11 anni, ricoverata al…
Pubblicato da Policlinico di Sant’Orsola su Sabato 20 marzo 2021
Per il Policlinico Sant’Orsola di Bologna la situazione è molto critica da settimane: la città è zona rossa dal 4 marzo scorso e i contagi sono in continua crescita causando una forte pressione sugli ospedali. Al Sant’Orsola “continuiamo con determinazione il nostro lavoro di squadra per la cura di tutti i pazienti”, spiega sempre l’ospedale sulla sua pagina Facebook. “402 i posti letto dedicati al Covid allestiti al Sant’Orsola, di questi 100 di area critica, terapia intensiva e semi intensiva. Lo sforzo è pesantissimo per gli operatori e per l’organizzazione. In tutta Bologna e provincia sono 1.300 i posti letto Covid, come se tutti i 32 padiglioni del Policlinico di Sant’Orsola fossero un grande Covid Hospital“.