Un miliardo agli enti locali per controbilanciare le minori entrate a causa del Covid. Ristoro da 250 milioni ai comuni per i mancati incassi legati all’imposta di soggiorno. Rimborso da quasi 1,3 miliardi delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni nel 2020 e altri 800 milioni per il trasporto pubblico. È questo in sintesi il pacchetto di aiuti agli enti locali previsto dal governo di Mario Draghi nel decreto Sostegni. Obiettivo: alleviare i danni dell’emergenza sanitaria sui bilanci di comuni, province e regioni. E tentare di evitare che, al livello locale, siano i cittadini a dover pagare il prezzo della crisi sanitaria attraverso tagli ai servizi.
Nel dettaglio, il governo ha deciso di aumentare da 500 milioni a 1,5 miliardi il fondo 2021 destinato agli enti locali. Di questa cifra 1,35 miliardi finiranno nelle casse dei comuni e 150 milioni andranno invece a città metropolitane e province. In attesa del via libera della Conferenza Stato-città e autonomia locali, il governo ha stabilito che il miliardo di risorse aggiuntive sia attribuito unitamente al saldo da 280 milioni da adottare entro il 30 giugno 2021. “Fermo restando l’acconto di 200 milioni di euro in favore dei comuni e di 20 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province da assegnare entro il 28 febbraio 2021”, come precisa la relazione illustrativa. Cresce di 260 milioni anche il fondo 2021 per l’esercizio delle funzioni delle regioni e delle province autonome. Le risorse verranno ripartire con decreto del ministero del Tesoro entro il 30 aprile 2021, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Novità anche sul fronte delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni e province. Il governo istituisce per il 2021 un fondo ad hoc presso il ministero dell’Economia. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome, si prevede un intervento da 260 milioni. Per le Regioni a statuto ordinario lo stanziamento per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020 si attesta a 1 miliardo. Le modalità di riparto saranno definite con decreto del ministro del Tesoro di concerto con quello della Salute entro venti giorni dall’entrata in vigore della norma.
L’esecutivo spezza poi anche una lancia a favore dei comuni ad alta vocazione turistica, prevedendo per il 2021 un fondo da 250 milioni per compensare parte delle minori entrate derivanti dalla riscossione dell’imposta di soggiorno o di sbarco. Il decreto prevede inoltre la nascita di un fondo 2021 per Regioni e Province autonome destinato al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza generata dalla pandemia. Nel dettaglio, la misura è diretta a sostenere commercio e ristorazione nei centri storici, oltre alle imprese di catering. Infine, il governo ha deciso di stanziare nel 2021 altri 800 milioni per sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri sottoposto a obblighi di servizio pubblico. Queste risorse sono destinate a compensare parte della flessione dei ricavi dovuta al calo di passeggeri subito dalle imprese di trasporto pubblico locale e regionale, dalla ferrovia circumetnea, dalla concessionaria del servizio ferroviario Domodossola-confine svizzero, dalla navigazione pubblica laghi e agli enti.