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Francia, Parigi senza dati aggiornati sulla pandemia dopo l’incendio del deposito di server di Strasburgo

Le autorità hanno ammesso l’esistenza di "incidenti tecnici" nella catena di comunicazione dei dati con scarti tra i numeri ricevuti dalla Sanità e quelli osservati a livello regionale. Sarebbe stato individuato, in particolare, un bug che ha portato ad errate identificazioni geografiche di contagiati, pazienti o nuovi vaccinati. Forse a causa dei problemi all’host di server toccato dalle fiamme dieci giorni fao

La Francia non dà più i numeri. Da giovedì 19 marzo Oltralpe non ci sono dati aggiornati sull’andamento della pandemia: contagi, ricoveri, vaccinazioni e molto altro. La causa sarebbero una serie di “incidenti tecnici” direttamente collegati all’incendio 10 giorni fa a Strasburgo di OVH, uno dei più grandi data center d’Europa, che ospita diversi importanti server.

E così né il sito del governo, né quello del Servizio sanitario, Santé Publique France, hanno aggiornato i dati da giovedì. Soltanto nella tarda serata di venerdì le autorità hanno ammesso l’esistenza di “incidenti tecnici” nella catena di comunicazione dei dati. In concreto, al ministero avevano notato “scarti tra i dati ricevuti dalla Sanità” nella giornata di venerdì e quelli osservati “a livello regionale”. Sarebbe stato individuato, in particolare, un bug che ha portato ad errate identificazioni geografiche di contagiati, pazienti o nuovi vaccinati. Forse a causa dei problemi all’host di server di Strasburgo.

Non solo: le cifre dei giorni precedenti potrebbero essere state falsate, anche perché in qualche caso erano apparse stranamente incoerenti. Il numero delle persone risultate positive al tampone lunedì – che normalmente vengono conteggiate 3 giorni dopo – aveva raggiunto il livello record di oltre 38.000 unità. In particolare in 3 dipartimenti dell’Ile-de-France sono stati toccati livelli mai sfiorati neppure nelle due precedenti ondate.

Nella Seine-Maritime, in una settimana, il livello di contagi sarebbe aumentato dell’incredibile percentuale del 57%. Per sabato, Santé Publique dovrebbe essere in grado di riprendere gradualmente la diffusione dei dati, ma soltanto dei nuovi contagi e del numero dei vaccinati. Questi “incidenti tecnici” si aggiungono a un problema più datato, di cui si parla da settimane: il numero dei casi quotidiani sarebbe “gonfiato” da mesi a causa di doppioni, in particolare quelli che risultano positivi al tampone rapido antigenico e che poi corrono a farsi testare con il molecolare: in questo caso, una stessa persona verrebbe conteggiata positiva due volte. È stato calcolato che l’incidenza resa così ufficiale sarebbe del 10% superiore a quella reale a livello nazionale.