Con la collaborazione del ministero dell’Istruzione, l’associazione di don Luigi Ciotti ha deciso di chiedere ai presidi, ai coordinamenti di Libera, alle scuole, alle università e alle associazioni aderenti, alla rete di “Avviso Pubblico” e a quanti vogliano, di organizzare l'evento che quest'anno è stato lanciato con lo slogan "A ricordare e a riveder le stelle"
Il Covid non ferma l’associazione “Libera” che anche quest’anno il 21 marzo celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Giunta alla 26esima edizione, la manifestazione che solitamente si tiene in una città anche quest’anno deve fare i conti con la pandemia. Con la collaborazione del ministero dell’Istruzione, l’associazione di don Luigi Ciotti ha deciso di chiedere ai presidi, ai coordinamenti di Libera, alle scuole, alle università e alle associazioni aderenti, alla rete di “Avviso Pubblico” e a quanti vogliano, di organizzare il 20 marzo mattina la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie dinanzi a uno o più spazi culturali del proprio territorio.
Un invito che non è caduto nel vuoto, ma che non in tutte le regioni si potrà accogliere visto il passaggio in zona rossa di molte località. Chi non potrà incontrarsi di persona ha comunque deciso di darsi da fare per organizzare incontri online durante tutta questa settimana. “Il 21 marzo – spiegano gli organizzatori – è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti”. Lo slogan scelto quest’anno è A ricordare e a riveder le stelle e proprio per vivere il simbolo della giornata, “Libera” ha chiesto ai ragazzi di realizzare una stella.
A livello nazionale non ci sarà, quindi, una manifestazione corale, ma diversi appuntamenti sparsi in varie città. Stamattina collegandosi al profilo Facebook di “Libera” sarà possibile ascoltare la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia e l’intervento di don Luigi Ciotti. A Roma l’iniziativa si svolgerà presso l’Auditorium Parco della Musica con inizio alle 10.45; a Palermo all’interno del Teatro Massimo; a Milano, la manifestazione si svolgerà davanti Palazzo Marino; a Locri presso il Teatro Greco di Portigliolo; a Torino presso la Piazza del Conservatorio “Giuseppe Verdi”; a Napoli presso la Sala sociale della fabbrica Whirpool. Nel pomeriggio, alle 15 si svolgerà (sempre online) il seminario “Etica e responsabilità sociale contro mafie e corruzione” durante il qualesarà proiettato il cortometraggio “Al sol Notaro compete…”
L’incontro moderato da Enza Rando, vice presidente di Libera, prevede gli interventi di Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera; di Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto della procura distrettuale di Reggio Calabria e di Nerina Dirindin, “Illuminiamo la salute” e docente dell’Università Torino.
Le iniziative nei diversi luoghi d’Italia
A Fasano, fino alla mezzanotte del 20, sul canale YouTube Città di Fasano andrà in onda L’agenda – 19 luglio 1992, uno spettacolo, realizzato dal collettivo Teatro Prisma: un monologo interpretato da Barbara Grilli per la regia di Giovanni Gentile. Per l’occasione, “Libera Ravenna”, con il patrocinio del Comune, lancia un’iniziativa sui social invitando tutti i cittadini a condividere, per sabato 20 marzo, sulla propria pagina Facebook e/o Instagram, una propria foto in cui si regge un foglio con su scritto il nome di una vittima innocente delle mafie.
A Lissone, con l’aiuto degli insegnanti, verrà trasmessa in formato digitale a tutti i gruppi classe del territorio una cartolina con una frase di Paolo Borsellino: agli alunni delle scuole verrà chiesto di stampare la cartolina e scrivere a penna il nome di una delle vittime di mafia. Le scuole andranno così a ricomporre un elenco di immagini digitali unendo la condivisione del ricordo con il coinvolgimento delle generazioni più giovani su un tema cardine quale è quello della legalità e della tutela dei diritti altrui.
A Milano, verranno appesi dei lenzuoli su ciascuno dei quali è raffigurato il nome di una vittima innocente di mafia. In otto scuole del Cremasco, l’istituto “Falcone e Borsellino” di Offanengo ha organizzato una settimana di incontri online con Manfredi Borsellino, Claudio Fava, la nipote di Peppino Impastato, Luisa, l’ex vice parroco di don Puglisi, Gregorio Porcaro, Pinuccio Fazio, papà di Michele ucciso a Bari a 15 anni, l’assessore Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, la moglie di Antonio Montinaro, capo scorta di Falcone, Graziella Accetta, la mamma di Claudio Domino, e Massimo Sole.
A livello nazionale molte federazioni e realtà sportive di promozione sociale vestiranno nel week end sportivo del 19-21 marzo una maglia simbolica con la scritta “Lo sport non vi dimentica” per ricordare più di 1.000 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.