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Abbiamo la cura, il ricettario fantacomico degli studenti di una scuola media per liberare e la mente e sconfiggere il Covid

Coordinato dal professor Andrea Spinelli ed edito da Dominioni Editore, il volume digitale di 73 pagine è un compendio illustrato di divertenti ricette messe a punto dai ragazzi i prima media (sezioni A e D) dell’Istituto Comprensivo “Magistri Intelvesi” di Centro Valle Intelvi, in provincia di Como

di Vincenzo Bisbiglia

Una prova del cuoco fantasy per liberare la mente e sconfiggere il Covid. A colpi di “denti di Demogorgone”, pipistrelli di ogni qualità e misura e “Amuchina Biscuits”. L’e-book dal titolo “Abbiamo la cura!” è un ricettario fantastico, anzi “fantacomico”, messo a punto dai ragazzi di prima media (sezioni A e D) dell’Istituto Comprensivo “Magistri Intelvesi” di Centro Valle Intelvi, in provincia di Como. Coordinato dal professor Andrea Spinelli ed edito da Dominioni Editore, il volume digitale di 73 pagine è un compendio illustrato di divertenti ricette messe a punto dai ragazzi, che insieme ai loro insegnanti hanno curato tutti gli aspetti di questo libro, lavorandoci nei mesi più duri della pandemia, fra il marzo e il maggio del 2020, con pubblicazione a giugno.

Fra le ricette più gettonate, la “zuppa di carote con denti di demogorgone” – il mostro mutuato da Dungeons & Dragon ma reso noto dalla serie Stranger Things – che bisogna comporre mentre si canta “tre civette sul comò” e poi cuocere “a 600.000.000 di gradi per 2.000 secondi”. Oppure il “virus in padella”, da consumare “a lume di candela” e per il quale non deve mancare il “plasma superimmune”. “Lasciate la porta aperta, almeno il virus entrerà, però prima che possa contagiarvi offritegli una cena a lume di candela. Lui accetterà, ma prima di fine cena vi chiederà di fidanzarvi con lui e voi direte: No!”, si legge nel testo firmato dal piccolo Angelo Baccio. E poi il “digestivo alla glicerina”, il “vaccincocktail”, gli “spaghetti con polpette di nazioni” e il “terminator antivirus”.

Insomma: un mix esorcizzante dove la mente spazia fra storie, libri e telegiornali, frutto dell’inevitabile bombardamento mediatico di questi ultimi 12 mesi ma anche della voglia di tornare alla normalità. “Il vagabondo delle stelle raccontato da Jack London – racconta il prof. Spinelli nella prefazione – aveva imparato ad usare il potere della mente per sfuggire a prigioni e camicie di forza. Allo stesso modo questo libro è il tentativo di un gruppo di ragazzi di evadere dalla quarantena con la forza dell’immaginazione. È il desiderio irresistibile di andare oltre lo schermo dietro il quale la pandemia ci ha relegato per sbucare di nuovo nella realtà e fare qual- cosa di buono tutti insieme”.

L’intero ricavato delle vendite di questo e-book verrà devoluto al Dipartimento di Scienze biomediche dell’ospedale Luigi Sacco, presso l’Università degli Studi di Milano, per la ricerca sul coronavirus. I cui responsabili hanno già ringraziato i docenti e si sono complimentati per loro (e con i ragazzi) per il lavoro svolto in un momento difficile per la scuola italiana, anche a livello organizzativo.

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