La coppa del mondo di sci si è chiusa con due medaglie di legno per gli italiani: sia Federica Brignone che Alex Vinatzer sono arrivati quarti, ad un passo dal podio. Le montagne di Lenzerheide, in Svizzera, hanno messo in grande difficoltà la sciatrice milanese; al termine della gara – forse a causa della profonda insoddisfazione per l’intera stagione – ha anche paventato la possibilità di ritirarsi. La delusione è arrivata al termine di uno slalom gigante che ha visto il successo della giovanissima neozelandese Alice Robinson, 19 anni e al terzo successo in coppa. Sul podio anche Mikaela Shiffrin, seconda e al suo 105esimo podio in carriera e la slovena Meta Hrovat, arrivata terza.

L’annata di Brignone è stata difficile, ed ormai a 30 anni si è detta felice della fine della coppa in cui non ha confermato i grandi risultati dell’anno precedente. Solo dodici mesi fa, in un campionato strano a causa delle interruzioni dovute al Covid, l’atleta lombarda aveva portato a casa la Coppa del Mondo generale: l’ultimo prima di lei era stato Alberto Tomba nel lontano 95. “Spero di non fare un’altra stagione del genere, proprio nel modus di viverla, oggi non me ne fregava davvero nulla della gara – ha raccontato Brignone sulle colonne de La Repubblica. Ho davvero bisogno di staccare, di fare una pausa, spero di ritrovare presto la motivazione per allenarmi, perché fare gare così ha poco senso. Ci vuole un cambiamento nella mia testa, altrimenti non so se mi rivedrete il prossimo anno. Non è detto che sia al cancelletto, anche se sono fiduciosa di ritrovarmi”. Parole a cui sono subito seguite le dichiarazioni del presidente del Coni Giovanni Malagò nel corso di Radio Anch’Io Lo Sport “Federica Brignone medita l’addio? La chiamo in giornata, magari uno sfogo in una stagione stranissima. Se pensate che lo scorso anno ha vinto la coppa del mondo e altre due coppe di specialità…”.

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