Scienza

Vaccino Pfizer, lo studio del Policlinico di Bari: “Efficace anche contro l’infezione”

Per lo studio sono stati confrontati due gruppi: il primo composto da 1.607 operatori sanitari vaccinati (ciclo di vaccinazione completato entro il 31 gennaio 2021), il secondo da 427 non vaccinati

Studi preliminari avevano già ipotizzato che il vaccino anti Covid Pfizer-Biontech potesse avere anche un effetto sterilizzante rispetto al contagio. A campagna vaccinale ormai avviata arrivano i primi dati anche in Italia. Il composto, sviluppato in Germania, “è efficace non solo nei confronti della malattia, ma anche contro l’infezione“, e la sua efficacia “arriva al 96% a sette giorni dalla seconda dose” come emerge da uno studio svolto dal Policlinico di Bari sugli operatori sanitari vaccinati e che, secondo il protocollo interno dell’azienda, vengono sottoposti a tampone molecolare per Sars Cov 2 ogni 15 giorni. Per lo studio sono stati confrontati due gruppi: il primo composto da 1.607 operatori sanitari vaccinati (ciclo di vaccinazione completato entro il 31 gennaio 2021), il secondo da 427 non vaccinati.

Dall’indagine è emerso che la protezione fornita dal vaccino si stima intorno al 62% nel periodo compreso tra il giorno 14 e il giorno 20 giorno dopo la prima dose, e sale all’87,9% tra il 21esimo e il 27esimo giorno dopo la prima dose. A sette giorni dalla seconda dose, l’efficacia arriva al 96%. “Le evidenze disponibili consentono di sottolineare l’assoluta efficacia e sicurezza del vaccino Covid e il ruolo della vaccinazione nella prevenzione della circolazione del virus in un setting ospedaliero”, scrive Silvio Tafuri, docente di Igiene dell’Università degli Studi di Bari e responsabile della control room Covid del Policlinico di Bari.

Lo studio – spiega il Policlinico – non ha indagato solamente chi si è ammalato, ma anche quei soggetti che sono risultati positivi al virus, pur restando asintomatici. Il tasso di incidenza dell’infezione è risultato molto più alto nei soggetti non vaccinati: il Covid infetta 2,45 su mille persone tra i non vaccinati, mentre solo 0,54 su mille tra chi ha ricevuto la somministrazione del vaccino. Riguardo alla sicurezza dei vaccini durante il follow-up non sono stati segnalati eventi avversi a medio e lungo periodo.

“L’importanza della vaccinazione all’interno di un ospedale è duplice perché, vaccinandosi, un operatore sanitario non protegge solo se stesso, ma anche i pazienti – sottolinea il professor Tafuri – e i dati emersi attraverso lo studio dimostrano, infatti, come il vaccino serva a prevenire anche l’infezione da Sars-Cov-2 e dunque nel caso del Policlinico a proteggere da un eventuale contagio tutto l’ospedale, a partire dai più deboli ovvero i malati ricoverati nei reparti”.