E mentre gli utenti Android continuano a rimanere esclusi dalla piattaforma ClubHouse (che sarà disponibile per loro da fine primavera/inizio estate), la concorrenza non sta certo a guardare. Telegram, per esempio, ha lanciato le “Voice Chats 2.0”, ovvero delle chat vocali che tanto ricordano quelle della piattaforma nata nella Silicon Valley. Qui, a differenza di ClubHouse, gli utenti possono pure decidere di rimanere anonimi. Al momento questa funzione è disponibile soltanto su Android, ma arriverà presto anche sui dispositivi iOs.
Ha fatto lo stesso pure Twitter. La funzione si chiama “Spaces”, ed è una chatroom vocale. Niente di troppo diverso dalla concorrenza, insomma. Neppure Mark Zuckerberg sta con le mani in mano. Su Instagram hanno debuttato le dirette a quattro, mentre su Facebook sembra che stiano per arrivare le “Social Audio Room”, ovvero una funzione di sale riunioni audio che consentirebbe agli utenti di creare trasmissioni audio a cui gli utenti possono partecipare come “spettatori”. ClubHouse riuscirà a non farsi schiacciare?