Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sullo spogliatoio della Fiorentina. Cesare Prandelli ha rassegnato le dimissioni da allenatore dei Viola. Una scelta personale, come ha spiegato lo stesso tecnico in una lettera non escludendo anche che questo possa essere il suo addio definitivo al calcio, “un mondo in cui non mi riconosco più”. Al momento i vertici della società, escluso il presidente Rocco Commisso che si trova negli Stati Uniti, si sono ritrovati al centro sportivo ‘Davide Astori’ per decidere quali decisioni prendere in vista della determinante partita di sabato prossimo contro il Genoa. Al posto di Prandelli dovrebbe tornare in panchina Beppe Iachini.
Nelle motivazioni che hanno spiegato la sua decisione, il tecnico ha ricordato che “è la seconda volta che lascio la Fiorentina. La prima per volere di altri, oggi per una mia decisione. Nella vita di ciascuno, oltre alle cose belle, si accumulano scorie, veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme. In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono. Ho intrapreso questa nuova esperienza con gioia e amore, trascinato anche dall’entusiasmo della nuova proprietà. Ed è probabilmente il troppo amore per la città, per il ricordo dei bei momenti di sport che ci ho vissuto che sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me. La mia decisione è dettata dalla responsabilità enorme che prima di tutto ho per i calciatori e per la società, ma non ultimo per il rispetto che devo ai tifosi della Fiorentina. Chi va in campo a questo livello ha senza dubbio un talento specifico, chi ha talento è sensibile e mai vorrei che il mio disagio fosse percepito e condizionasse le prestazioni della squadra. In questi mesi è cresciuta dentro di me un’ombra che ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. Sono venuto qui per dare il 100%, ma appena ho avuto la sensazione che questo non fosse più possibile, per il bene di tutti ho deciso questo mio passo indietro. Ringrazio Rocco Commisso e tutta la sua meravigliosa famiglia, Joe Barone e Daniele Pradè, sempre vicini a me e alla squadra, ma soprattutto ringrazio Firenze che so che sarà capace di capire. Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti e non voglio averne. Probabilmente questo mondo di cui ho fatto parte per tutta la mia vita non fa più per me e non mi ci riconosco più. Sicuramente sarò cambiato io e il mondo va più veloce di quanto pensassi. Per questo credo che adesso sia arrivato il momento di non farmi più trascinare da questa velocità e di fermarmi per ritrovare chi veramente sono“.
Prandelli era apparso fisicamente in difficoltà nelle ultime due settimane: dopo la vittoria contro il Benevento, aveva dichiarato ai microfoni di Sky di essere “molto stanco, svuotato”, specificando nelle ore successive che si trattava di una sofferenza dovuta al forte stress. D’altra parte, già dal giorno della sua presentazione non ha mai nascosto di vivere questa nuova avventura a Firenze da tifoso, uno che sente la gara come se fosse sugli spalti.
Dopo il match con il Milan si è ripresentata una situazione analoga: il mister, atteso sempre ai microfoni di Sky, ha fatto attendere a lungo i giornalisti per poi mandare avanti Giancarlo Antognoni. Il dirigente viola aveva poi spiegato che l’allenatore era scosso per l’andamento della partita, con la Fiorentina battuta 3 a 2 con alcune recriminazioni per le scelte arbitrali, ed era tornato subito a casa. Alcuni media locali avevano addirittura ipotizzato un leggero malore dovuto all’eccessiva tensione accumulata.
Anche la società ha diffuso un comunicato ufficiale: “La Fiorentina informa che, in data odierna, l’allenatore Cesare Prandelli ha presentato alla Dirigenza del Club le proprie dimissioni. La società viola, con enorme dispiacere, ha accolto la richiesta del tecnico comprendendone le ragioni che vanno oltre il calcio giocato. Cesare Prandelli è l’allenatore e l’uomo che in questi mesi ha dato tutto se stesso dimostrando, ancora una volta, il profondo legame e affetto che lo lega alla città di Firenze e alla Fiorentina. Il presidente Commisso, la dirigenza, la squadra e tutto il popolo viola ringraziano Cesare Prandelli, augurandogli di ritrovare al più presto la serenità e le energie necessarie per ottenere le migliori fortune per il suo futuro umano e professionale“.
Adesso la prima opzione aperta, a sole dieci partite dal termine della stagione, è quella di un ritorno di Beppe Iachini, esonerato dopo poche gare. Un finale di stagione tutt’altro che semplice, però: la Fiorentina viaggia ancora nella zona calda della classifica e deve cercare di racimolare almeno altri dieci punti per sperare in una salvezza tranquilla, con le squadre alle sue spalle che sono tornate a ottenere risultati. In una situazione di classifica così critica e dopo un ritrovato equilibrio grazie proprio al tecnico di Orzinuovi, un cambio in corsa rischia di creare non pochi problemi ai gigliati.