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L’Ares Gate spiegato in 10 punti

Nuovi dettagli, testimonianze, denunce e sospetti, fino all’inchiesta della procura di Roma che verte attorno alla presunta istigazione al suicidio di Teodosio Losito, lo sceneggiatore della Ares Film trovato senza vita l’8 gennaio 2019

di Francesco Canino

8. Il fallimento della Ares

Nel dicembre del 2020 il Tribunale Fallimentare di Roma ha decretato il fallimento della Ares causato da un debito di 1,5 milioni di euro, pretesti da tre creditori. «Una cifra molto bassa a fronte della compagine sociale e del giro di soldi che circolavano intorno alle produzioni», fa notare Il Messaggero, aggiungendo come la società non sia stata semplicemente liquidata. «All’esame della Guardia di Finanza adesso ci sono i conti e i bilanci. E ai testimoni viene chiesto anche se Losito subisse pressioni nella gestione della Ares che, di fatto amministrava, o se fossero a conoscenza di problemi economici. Il sospetto è che quella del fallimento si stata una scelta».

9. La polizza da 300 mila euro

A sorpresa, tramite una parallela causa civile, spunta una polizza sulla vita da 300 mila euro della Zurigo Assicurazioni, stipulata da Teodosio Losito in favore del fratello Giuseppe, salvo poi nominare Tarallo nuovo beneficiario. «Sì, esiste un contenzioso su una polizza di assicurazioni. Entrambi sono stati nominati beneficiari di una polizza e il contenzioso è stato presentato dalla Zurigo», ha spiegato l’avvocato di Tarallo, Daria Pesce. Il produttore sostiene che attraverso una mail Losito lo avrebbe reso beneficiario della polizza come «risarcimento» di un prestito che gli avrebbe concesso per problemi economici.

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