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M5s, l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu assolto in appello per abuso d’ufficio. Nel 2018 si ritirò dalla corsa per la Regione Sardegna

Per la Corte presieduta dal giudice Massimo Poddighe il fatto non è più previsto dalla legge come reato, per via della recente riforma introdotta dal decreto Semplificazioni a luglio scorso. La condanna in primo grado ha di fatto troncato la carriera politica dell'ex primo cittadino ed ex coordinatore 5 stelle in Regione

La Corte d’appello di Cagliari ha assolto dall’accusa di abuso d’ufficio l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, già coordinatore del Movimento 5 stelle in Sardegna, condannato in primo grado ad un anno di reclusione. Per la Corte presieduta dal giudice Massimo Poddighe il fatto non è più previsto dalla legge come reato, per via di una recente riforma dell’abuso d’ufficio: l’intervento risale al decreto Semplificazioni approvato a luglio scorso che ha di fatto “circoscritto” l’abuso d’ufficio che non è più ricondotto alla “violazione di norme di legge o di regolamento”, ma “all’inosservanza di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge”. Il sostituto procuratore generale Sergio De Nicola aveva chiesto la conferma della condanna, assieme all’avvocato di parte civile Francesco Marongiu.

La condanna in primo grado risale al 18 ottobre 2018: subito dopo la sentenza del tribunale di Cagliari, Puddu aveva ritirato la sua candidatura a presidente della Regione Sardegna. La condanna aveva di fatto troncato la carriera politica dell’esponente 5 stelle ed era arrivata in un momento in cui il M5s in Regione era dato al 40 per cento nei sondaggi. Puddu venne poi sostituito da Francesco Desogus che non andò oltre l’11 per cento.

Secondo l’accusa, Puddu avrebbe permesso la promozione di una dipendente comunale perché moglie dell’avvocato Francesco Murtas, ritenuto molto vicino al sindaco, e anche lui assolto oggi dalla Corte con la stessa motivazione. A chiedere di fare cadere le accuse erano stati gli avvocati difensori dell’ex sindaco, Mauro Barberio e Massimiliano Ravenna. I fatti risalgono al 2015 quando tre consigliere del Movimento 5 stelle, poi espulse, presentarono un esposto accusando il sindaco di aver predisposto la pianta organica del Comune di Assemini così da demansionare una dipendente a favore di un’altra, moglie dell’avvocato Murtas. Puddu era presente in aula ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione a commento della sentenza di assoluzione. Su Facebook poco dopo ha scritto: “Assolto, gioia infinita dopo due anni e mezzo di buio e tristezza”.