“La proposta è stata accolta da tutto il gruppo. Credo sia la prima volta nella storia, un bel segnale. Ho capito il valore simbolico a cui si riferiva il segretario Letta. Non mi è piaciuto il metodo”. Lo ha detto il capogruppo uscente del Pd al Senato, Andrea Marcucci, che ieri dopo le pressioni del segretario Letta aveva annunciato il passo indietro a favore di Simona Malpezzi, oggi eletta all’unanimità capogruppo a palazzo Madama. “Il problema non si risolve con i simboli ma in certi frangenti hanno significati. Io ho fatto un passo di lato non solo perché Malpezzi è una donna ma perché so che lavorerà bene. Unità del Pd? Io sono nel Pd perché ci sono delle regole e ci si può confrontare. Unità non significa che si deve stare tutti zitti. A me viene affibbiata la patina di ex renziano e l’amicizia con Renzi. L’amicizia non è in discussione. Amico è e resterà. L’accusa di lavorare nel Pd per qualcuno all’esterno è un’accusa fastidiosa. Chi l’ha fatta deve vergognarsi”
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