ome si legge nell’avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm Giovanni Tarzia, i due "sodali di un gruppo chiamato 'Gang 20900' o 'Sacra Corona Ferrea' con reiterati messaggi pubblicati sui social network, insultavano Brumotti e lo minacciavano"
Hanno minacciato sui social Vittorio Brumotti “con il gesto del taglio della gola, dichiarando ripetutamente di aspettarlo ‘per fargli la festa’ e affermando di avere intenzione di aggredire la sua fidanzata”, oltre che invitando ad usare “acido al prossimo giro”. È quanto emerge dalle indagini che la Procura di Milano ha appena concluso sui due giovani trapper monzesi Jordan Tinti, noto come Jordan Jeffrey Baby 23 e Simone Rizzuto, in arte ‘Mr Rizzus’, accusati di atti persecutori aggravati dall’uso di strumenti informatici e telematici nei confronti dell’inviato di Striscia la Notizia che nell’aprile 2019 era andato davanti alla stazione ferroviaria di Monza per documentare lo spaccio di droga nella zona.
È stato lo stesso Brumotti a denunciare le minacce e gli insulti ricevuti via social. Come si legge nell’avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm Giovanni Tarzia, i due “sodali di un gruppo chiamato ‘Gang 20900’ o ‘Sacra Corona Ferrea’ con reiterati messaggi pubblicati sui social network, insultavano Brumotti e lo minacciavano con il gesto del taglio della gola, dichiarando ripetutamente di ‘aspettarlo per fargli la festa’, affermando di avere intenzione di aggredire la sua fidanzata”. Inoltre, in occasione di un “servizio giornalistico antidroga per le vie di Monza, lo circondavano con minacce, così ingenerando nello stesso un fondato timore per la sua incolumità e quella della fidanzata”.
Jordan Tinti è anche accusato di istigazione a delinquere aggravata perché incitava pubblicamente “a commettere delitti di gravissime lesioni personali invitando sul suo profilo Facebook a versare acido” su Brumotti. Stando al capo di imputazione, inoltre, il 24enne avrebbe pubblicato un video in cui diceva “Brumotti è arrivato a Monza (…) bucatelo ragà”, seguito da messaggi di altri utenti che “facevano proprie le istigazioni da eseguirsi se Brumotti si fosse recato nelle loro città”. Di recente la sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Monza ha disposto per Tinti la sorveglianza speciale per un anno, con obbligo di non uscire di casa dalle 22 alle 7 e il divieto di spostarsi dal suo comune di residenza in Brianza, per avere postato un video in cui insulta le forze dell’ordine e anche per avere pubblicato la sequenza di un rapporto sessuale con una ragazza senza il suo consenso.