Secondo i dati Oica, l'organizzazione internazionale dei costruttori, nel vecchio continente la flessione è stata del 21% e in Brasile addirittura del 32%. Mentre in Asia si sono limitati i danni (-10%) grazie al parziale recupero della Cina
Secondo quanto riferisce l’Ansa, dopo la flessione del 5% nel 2019, lo scorso anno causa Covid la produzione mondiale di auto è diminuita del 16%, tornando in pratica sugli stessi livelli del 2010. Sono stati prodotti meno di 78 milioni di esemplari: 55,8 milioni di vetture e 21,8 milioni di veicoli commerciali. Secondo i dati dell’Oica, Organizzazione internazionale di costruttori di veicoli, in Europa, che rappresenta il 22% della produzione mondiale, il calo è stato del 21%.
In America hanno visto la luce 15,7 milioni di auto, il 20% del totale. Nell’area Nafta il calo è stato del 20% (-19% negli Usa) e in Sud America del 30% con il Brasile giù addirittura del 32% per cento. In Africa, la flessione è stata di oltre il 35%. L’Asia (il primo produttore mondiale con il 57%) ha invece limitato le perdite, chiudendo con un calo pari al -10%, grazie soprattutto al recupero della Cina che ha chiuso l’anno con un -2%.
Le vendite a livello globale sono diminuite del 12%, meno del 20% inizialmente previsto grazie al recupero degli ultimi mesi dell’anno. Alcuni mercati mondiali hanno registrato cali tra il -20% e il -30%. Come detto la Cina ha contenuto le perdite e la Corea del Sud ha registrato un segno positivo con una crescita del 6%.