A Pasqua vaccini gratis per i poveri. Per la Settimana Santa Papa Francesco ha deciso di far vaccinare 1200 persone bisognose e ha lanciato l’iniziativa del “vaccino sospeso” affinché chiunque possa pagare online i farmaci anti Covid-19 per i poveri sul conto della carità del Pontefice. Iniziative, come ha spiegato il cardinale elemosiniere apostolico, Konrad Krajewski, volute per dare concretezza ai diversi appelli di Bergoglio perché nessuno venga escluso dalla campagna vaccinale anti coronaviurs. Già all’inizio della vaccinazione in Vaticano, il Papa aveva fatto vaccinare 25 poveri assistiti dall’Elemosineria Apostolica (foto). Prima di Pasqua altre dosi del vaccino Pfizer-Biontech, acquistate dalla Santa Sede e offerte dall’ospedale Spallanzani, tramite la Commissione vaticana Covid-19, saranno destinate alla vaccinazione delle persone più bisognose.
La vaccinazione dei poveri durante la Settimana Santa avverrà nella struttura appositamente adibita all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano e sarà usato lo stesso vaccino somministrato al Papa e ai dipendenti della Santa Sede. I medici e gli operatori sanitari impiegati saranno i volontari che operano stabilmente nell’Ambulatorio Madre di misericordia, situato sotto il colonnato del Bernini, i dipendenti della Direzione di sanità ed igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e i volontari dell’Istituto di Medicina solidale e dell’ospedale Spallanzani. L’Elemosineria Apostolica ha, inoltre, già attivato il link sul proprio sito dove è possibile donare un “vaccino sospeso” per altre persone bisognose così che il Vaticano possa acquistare e vaccinare altri poveri nelle prossime settimane.
Gesti che seguono l’appello più volte ribadito con forza dal Papa: “Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!”. Bergoglio ha anche ricordato che “in questo tempo di oscurità e incertezze per la pandemia, appaiono diverse luci di speranza, come le scoperte dei vaccini. Ma perché queste luci possano illuminare e portare speranza al mondo intero, devono stare a disposizione di tutti. Non possiamo lasciare che i nazionalismi chiusi ci impediscano di vivere come la vera famiglia umana che siamo. Non possiamo neanche lasciare che il virus dell’individualismo radicale vinca noi e ci renda indifferenti alla sofferenza di altri fratelli e sorelle. Non posso mettere me stesso prima degli altri, mettendo le leggi del mercato e dei brevetti di invenzione sopra le leggi dell’amore e della salute dell’umanità”.