Secondo il suo avvocato, Ivano Chiesa, Corona "sta molto male, sono giorni che non mangia, è imbottito di psicofarmaci e si regge a malapena in piedi”. Per chi si chiede perché l'ex re dei paparazzi sia stato rispedito in carcere dal magistrato di Sorveglianza di Milano, bisogna spiegare che l’ex re dei paparazzi – che deve scontare una pena definitiva di 9 anni – ha più volte nel corso del tempo violato le prescrizioni imposte dal magistrato
È stato trasferito dal reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano al carcere di Monza il 22 marzo. Dopo aver scritto a Massimo Giletti una lettera nella quale sottolineava come il rischio della morte non lo spaventi, oggi 26 marzo è dalla sua pagina Instagram che Fabrizio Corona scrive: “Mi manca da morire il mare, l’oceano, nuotare a cielo aperto ai confini del mondo senza dare conto e giustificazioni a nessuno. Mi manca da morire la mia libertà, la mia vita, la possibilità di svegliarmi e dire “oggi vado dall’altra parte del mondo”. Mi manca vivere, mi manca la semplicità della vita. Sono 10 anni che vivo così e sono stanco, molto stanco“. Secondo il suo avvocato, Ivano Chiesa, Corona “sta molto male, sono giorni che non mangia, è imbottito di psicofarmaci e si regge a malapena in piedi”. Per chi si chiede perché l’ex re dei paparazzi sia stato rispedito in carcere dal magistrato di Sorveglianza di Milano, bisogna spiegare che l’ex re dei paparazzi – che deve scontare una pena definitiva di 9 anni – ha più volte nel corso del tempo violato le prescrizioni imposte dal magistrato perché potesse scontare a casa il residuo di pena e contestualmente curarsi dalla dipendenza dalla cocaina e per un disturbo della personalità. Corona, prima di questa decisione, era stato diffidato.