Dopo Giuseppe Conte e Roberto Speranza, Enrico Letta sceglie le Sardine e non Matteo Renzi. Non si tratta di un caso, ma fino a questo momento proprio una questione di priorità visto che dopo aver visto i leader di Movimento 5 stelle e Leu, il segretario del Pd non ha proprio cercato al leader d’Italia viva. “Non ci sono stati contatti per il momento tra Letta e Renzi. Il segretario del Pd ha evitato di chiamare il leader di IV che però fa sapere di non avere alcun problema sulla questione”, fanno sapere alle agenzie di stampa fonti del partito di Renzi. Che evidentemente non avrà alcun problema sulla questione, ma neanche avrà gradito il modo in cui ha strutturato la sua agenda il rivale.
Chiamato in causa da Italia viva, Letta ha spiegato a Otto e Mezzo: “Incontrerò Renzi e parleremo di che tipo di futuro costruire per la Sinistra. Non è l’ultimo, devo fare ancora diversi incontri”. E siccome Renzi è pure sempre quello di #enricostaisereno, nonché lo stesso che ha fatto cadere il governo con i 5 stelle, il segretario dem mette le mani avanti: “Noi vogliamo costruire un’alleanza di centrosinistra con i 5 Stelle. Quello che ho chiaro è che la Destra fa il gioco di fare l’opposizione con la Meloni e di stare al governo con la Lega. E la svolta europeista di Salvini, fatta con Giorgetti davanti a un caffè, è da mettere alla prova”.
Il segretario del Pd torna sulle polemiche che hanno coinvolto negli ultimi giorni il leader d’Italia viva, a causa dei suoi rapporti rapporti col principe saudita Mohammed bin Salman, individuato da un rapporto della Cia come chi ha “autorizzato un’operazione per catturare o uccidere il giornalista Jamal Kashoggi“. Nelle scorse ore Renzi ha spiegato che nonostante quel rapporto l’amministrazione Biden “non ha sanzionato il principe”, rivendicando la sua amicizia con Bin Salman. Oggi Letta dice: “C’è un vuoto normativo su temi relativi a incontri e impegni con i regimi autoritari. Noi abbiamo una posizione diversa rispetto all’Arabia Saudita, siamo vicini alla posizione dell’America di Biden”. Il riferimento, chiaramente, è alla legge sul lobbying, della quale ha parlato anche la ministra della giustizia, Marta Cartabia.
In chiave alleanza coi 5 stelle, invece, Letta spiega che “nei prossimi giorni apriremo il dossier di Roma, penso che faremo le primarie. Ci sono diversi candidati, tra cui Gualtieri del Pd. Ma è vero che su Roma il nostro giudizio sul sindaco uscente non è lo stesso di quello dei 5 Stelle, e rischia di essere una pietra di inciampo. So di giocarmi l’osso del collo su questa partita, ma ce ne sono anche altre importanti”. Sempre a proposito dell’alleanza coi 5 stelle, l’ex premier ha detto: “Se andiamo soli, noi regaliamo l’Italia a Salvini e Meloni. Per questo dobbiamo fare una coalizione con chi ci è più vicino, e con i 5 Stelle in questa fase abbiamo governato bene. Dobbiamo fare un’alleanza tra partiti che si rispettano, ma con l’ambizione di essere la leadership di questa alleanza. Poi individueremo la modalità per decidere il candidato premier, e dipende anche da legge elettorale”.
Insomma, per Letta lo schema è il centrosinistra allargato ai 5 stelle. Ed è quindi partendo da punto che intende discutere con Renzi. Sarà per questo motivo che prima di incontrare il leader d’Italia viva, il segretario dem ha preferito vedere Speranza e Conte. Oggi, invece, ha deciso di incontrare alcuni rappresentanti delle Sardine via Zoom. All’incontro in videoconferenza hanno preso parte anche il vicesegretario Peppe Provenzano e il coordinatore della segreteria Marco Meloni. Per le Sardine c’erano Mattia Sartori, Jasmin Cristallo, Anna Claudia Petrillo e Micol Urtesi. Alla fine Letta ha twittato: “Un incontro utile e costruttivo oggi con le sardine. Il seguito di quello, importante, che fece Valentina Cuppi a nome di tutto il Pd tre settimane fa. Abbiamo scambiato riflessioni e messo sul tavolo idee. Ottime prospettive. Avanti”. Stesso giudizio dato dalle Sardine, che sui social scrivono: “Incontro positivo basato sul riconoscimento reciproco in un clima di apertura e dialogo costruttivo. La strada è lunga e accidentata, un sorriso non è tutto, ma è comunque un buon inizio”. Quindi Letta è andato all’incontro organizzato al circolo Pd di Testaccio, dove è iscritto: “Siamo davvero tanti. Parleremo e riempiremo il vademecum con tutte le nostre idee”, ha fatto sapere sui social, spiegando di aver partecipato “da militante”. Per Renzi, insomma, c’è tempo.