Scintille a “Otto e mezzo” (La7) tra Marco Travaglio e Alessandro Sallusti sulla gestione sanitaria della pandemia da covid in Lombardia. Il direttore de Il Giornale, pur ammettendo che la Regione Lombardia abbia commesso diversi sbagli, ritiene che non vada commissariata, perché “ha dimostrato di vedere i suoi errori e di risolverli”.
Poi spiega il titolo apparso in prima pagina sul suo quotidiano lo scorso 22 marzo (“Disagi sulla vaccinazione – Brutta aria in Lombardia”), rispondendo al contempo all’editoriale sarcastico del direttore de Il Fatto Quotidiano (“Sallusti uno di noi”): “Io, a differenza di Travaglio che è ancora lì a difendere disastri epocali come Arcuri e Conte, quando qualcuno sbaglia, non mi chiedo di quale partito o religione sia. Quindi, visto che il sistema informatico di prenotazione dei vaccini in Lombardia faceva acqua da tutte le parti, ho detto: ‘Adesso basta’. E ho fatto quella prima pagina”.

Travaglio commenta: “Nell’ultimo anno, ogni volta che ho citato la Lombardia, sono stato inondato da improperi di gente che diceva che avevo un sentimento anti-lombardo. Dopodiché, però, è la stessa Regione Lombardia che ha cacciato il suo assessore alla Sanità. Evidentemente non era bravo. Ha cacciato il direttore generale al Welfare lombardo. Evidentemente non era bravo. Ha poi chiamato Bertolaso, altro disastro: prima era commissario, ora è responsabile dei vaccini ma lui dice che non gli fanno firmare nemmeno un pezzo di carta da formaggio. È una catastrofe che dura da un anno – continua – cioè da quando non hanno sanificato il Pronto Soccorso di Alzano il 23 febbraio 2020, da quando non hanno fatto la zona rossa nella Val Seriana, da quando hanno fatto l’ordinanza che mandava gli infetti nelle Rsa, da quando l’assessore Gallera non sapeva cosa fosse l’indice di contagio. Ne abbiamo viste di tutti i colori. E’ una roba da serial killer se andiamo a vedere il bilancio di morti che ha provocato la Regione Lombardia. Accorgersene adesso perché non funziona il sistema di prenotazione dei vaccini è un po’ tardi”.

E aggiunge, sempre rivolgendosi a Sallusti: “Io poi guardo i dati. Quando c’erano quelli ‘incapaci’, eravamo i primi in Europa, con una progressione dei vaccini pari al +127% nel primo mese e al +82% nel secondo mese. Da quando ci sono i ‘fenomeni’, la vaccinazione è aumentata del 32%. Io mi baso sui dati, non m’importa niente del colore politico. Ho sempre detto che nella prima fase della pandemia Zaia, insieme a Crisanti, ha fatto bene, anche se è di centrodestra, esattamente come la Regione Lombardia che invece ha fatto disastri”.
“E’ inutile farti cambiare idea o farti ragionare”, replica Sallusti.
“Sono i numeri che non cambiano”, ribatte Travaglio.

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