La promotrice in Parlamento dopo l'approvazione all'unanimità: "Spero che saremo tra i primi, ma non tra gli ultimi, e che altri Paesi cominceranno a legiferare per un sistema di congedi più umano ed equo, che riconosca le sofferenza e il dolore successivi ad aborti spontanei e morte alla nascita"
La Nuova Zelanda è diventato uno dei primi Paesi al mondo a prevedere un congedo retribuito per le lavoratrici che hanno vissuto un aborto spontaneo. I deputati hanno approvato all’unanimità la misura sul diritto ai tre giorni di congedo per lutto e Ginny Andersen, deputata laburista promotrice della legge, ha precisato che solo l’India prevede sei settimane di congedo in caso di interruzione di gravidanza spontanea. “Spero che saremo tra i primi, ma non tra gli ultimi, e che altri Paesi cominceranno a legiferare per un sistema di congedi più umano ed equo, che riconosca le sofferenza e il dolore successivi ad aborti spontanei e morte alla nascita”, ha dichiarato Andersen in Parlamento.
La legge arriva dopo numerose altre iniziative legislative elogiate dalle organizzazioni per i diritti delle donne, nonché appena un anno dopo la depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza nel Paese guidato dalla premier Jacinda Ardern. Andersen ha anche aggiunto di sperare che la nuova legge contribuisca a contrastare lo stigma che ancora è associato all’aborto spontaneo.