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Influencers all’estero, scoppia la polemica: da Dubai alle Canarie “per un progetto di vita” o “per promuovere il turismo”

Ogni Paese ha le sue regolamentazioni. Alcuni Paesi – come la Spagna, il Portogallo, Malta, la Grecia, la Croazia – accettano spostamenti anche per turismo (anche in zona rossa), mentre tanti altri – come Dubai – accolgono solo gli spostamenti per motivi lavorativi o di necessità

La lista degli influencer volati all’estero in barba a ogni restrizione si allunga. Ma cosa dice la legge? Ogni Paese ha le sue regolamentazioni. Alcuni Paesi – come la Spagna, il Portogallo, Malta, la Grecia, la Croazia – accettano spostamenti anche per turismo (anche in zona rossa), mentre tanti altri – come Dubai – accolgono solo gli spostamenti per motivi lavorativi o di necessità.

E allora cosa ci fanno gli influencer all’estero? “Live – Non è la d’Urso” ha interpellato alcuni di loro. Asia Gianese, per esempio, è un’influencer da 600mila follower. Lei spiega così la sua presenza a Dubai: “Io sono venuta qua per motivi di lavoro. Sono partita prima che la situazione in Italia si aggravasse. Sto seguendo tutte le regole: ho fatto il tampone, quando tornerò in Italia farò la quarantena. Non posso dire cosa faccio qui perché ho firmato un accordo di riservatezza. Io sono una modella, faccio la promoter: questo è il mio progetto di vita”. “Quindi nell’autocertificazione hai scritto progetto di vita?”, le ha risposto Vladimir Luxuria.

Anche il “chirurgo dei vip” Giacomo Urtis è passato da Milano alla Sardegna, nonostante la zona rossa. Il motivo? “Non sono qui in vacanza. Sono venuto in Sardegna per un sopralluogo per l’apertura di nuove cliniche. Nel lavoro bisogna reinventarsi…”, le sue parole. E Guenda Goria? La figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria si trova a Sharm El-Sheikh: “Sono venuta per lavoro con Giovanni Ciacci per una manifestazione per promuovere il turismo. Mi sono fermata perché ho casa e un amore qui”, ha detto. I malumori delle persone comuni, intanto, aumentano…