Petr Kellner, l’uomo più ricco della Repubblica Ceca, è morto in un incidente in elicottero sulle montagne dell’Alaska, vicino al ghiacciaio Knik, a nord-est di Anchorage. Insieme a lui, 56 anni, hanno perso la vita anche il pilota, i due passeggeri e la guida che li aveva accompagnati sulle piste da sci. I militari accorsi sul posto per le operazioni di salvataggio hanno riferito di un solo sopravvissuto allo schianto, che sarebbe in condizioni gravi ma non in pericolo di vita. Il cordoglio in queste ore è arrivato anche dal primo ministro ceco, Andrej Babis, che ha offerto le sue condoglianze alla famiglia su Twitter: “Incredibile tragedia. Mi dispiace molto”.

Forbes ha stimato la ricchezza di Kellner, un influente imprenditore dell’era post-comunista ceca, in un patrimonio da 17,5 miliardi di dollari, l’equivalente di circa 15 miliardi di euro. Già azionista di Generali, era azionista di maggioranza del gruppo finanziario Ppf che aveva fondato negli anni ’90 per prendere parte al programma di privatizzazione del paese per centinaia di società di proprietà statale. Ppf ha continuato a crescere in finanza, telecomunicazioni, produzione, media e biotecnologia in aziende che abbracciano principalmente Europa, Asia e Stati Uniti. Le attività della società ammontavano a 44 miliardi di euro a metà 2020.

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