La procura piemontese aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo dopo la morte di un professore di musica che era deceduto 17 ore dopo la somministrazione
Sono state dissequestrate le 393.600 dosi del vaccino AstraZeneca che erano state sequestrate su disposizione della procura di Biella. Le 393.600 dosi sono quelle del lotto ABV5811 che era stato bloccato in seguito al decesso di Sandro Tognatti, l’insegnante di musica biellese morto diciassette ore dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid. La procura, che aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo, aveva ordinato il sequestro. Dopo l’autopsia era emerso che il professore è deceduto per un problema cardiaco improvviso e che si sarebbe dovuto attendere gli altri esiti degli esami.
In una intervista la moglie del docente, Sandra Riussi, aveva raccontato che lei e il marito si erano stati vaccinati nel pomeriggio di sabato 13 marzo. “Io non ho avuto nemmeno una linea di febbre. Mio marito durante la notte ha accusato una febbre molto alta, sino a 39.5”. Il giorno dopo l’uomo aveva bevuto un caffè con i genitori e aveva deciso successivamente di riposare un po’. La donna lo aveva chiamato al cellulare e quando non aveva risposto aveva provato prima lei da sola a rianimarlo, poi con l’aiuto degli operatori del 118. Dopo il decesso la Regione Piemonte aveva sospeso l’utilizzo del lotto, poi era arrivata l’inchiesta e il sequestro. Adesso le dosi potranno essere utilizzate per proseguire la campagna vaccinale.