L'accordo raggiunto all’unanimità tra il ministro della Salute tedesco Jens Spahn e i rappresentanti dei Länder: il vaccino va utilizzato solo per le persone al di sopra dei 60 anni, mentre per casi specifici la somministrazione può avvenire a discrezione del medico. Secondo il Paul-Ehrlich-Institut, in Germania sono 31 fino ad oggi i casi di trombosi cerebrale registrati: nove persone sono morte
Il vaccino AstraZeneca “va utilizzato solo per le persone al di sopra dei 60 anni”, mentre per casi specifici la somministrazione può avvenire a discrezione del medico: è l’accordo raggiunto all’unanimità tra il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn e i rappresentanti dei Länder. In Germania il vaccino di AstraZeneca verrà quindi utilizzato solo a persone dai 60 anni in su, seguendo le nuove raccomandazioni della Commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko) del Robert Koch-Institut presentata al vertice straordinario. La decisione giunge dopo che l’ente regolatore medico della Germania, il Paul-Ehrlich-Institut, ha diffuso nuovi dati che mostrano che fino al 29 marzo sono stati registrati 31 casi di trombosi gravi in persone che avevano ricevuto di recente le dosi: nove di queste persone sono morte. In Germania sono state somministrate in totale circa 2,7 milioni di dosi del vaccino dell’azienda anglo-svedese. Angela Merkel: “Non possiamo ignorare” quanto ha detto la Commissione vaccinale permanente (Stiko). “Per fortuna possiamo contare su diversi vaccini”, ha concluso la Cancelliera.
La Germania aveva bisogno di uniformità, dopo che per l’ennesima volta durante questa pandemia alcuni territori hanno deciso per sé, in anticipo. La riunione tenutasi questa sera si è resa necessaria dopo che il Land di Berlino ha comunicato la decisione di sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca a tutte le persone sotto i 60 anni. L’annuncio improvviso è arrivato da parte della senatrice responsabile della Sanità berlinese, Dilek Kalayci, che nel giustificare il provvedimento ha fatto riferimento a nuovi dati sui possibili effetti collaterali, che però non sono ancora stati comunicati dalle autorità nazionali. Poco dopo, lo stesso provvedimento è stato preso anche dal Land del Brandeburgo, che circonda la capitale, e dalla città di Monaco: “A causa degli sviluppi in corso, la città ha deciso, come Berlino, di sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca per le persone sotto i 60 anni come misura precauzionale“, ha spiegato un portavoce. Anche in Francia le iniezioni di AstraZeneca sono state raccomandate solo per chi ha più di 55 anni, ma la decisione è stata presa il 19 marzo scorso dall’Alta autorità per la Salute francese, contestualmente al via libera dell’Ema dopo lo stop precauzionale.
A Berlino invece la situazione è precipitata nel giro di poche ore, tanto da destare enorme scalpore in Germania. Questa mattina l’ospedale Charité della capitale tedesca aveva annunciato di aver fermato le somministrazioni alle donne under 55. “Questo passo si rende necessario per la Charité perché nel frattempo ci sono stati altri casi di trombosi cerebrale di donne in Germania”, ha detto la portavoce della clinica universitaria Manuela Zingl. Anche l’altra clinica statale di Berlino, Vivantes, poco dopo aveva sospeso tutte le vaccinazioni alle donne sotto i 55 anni con il vaccino Astrazeneca come precauzione fino a nuovo avviso. Un provvedimento analogo era già stato preso solo nel distretto di Euskirchen, nel Land del Nordreno-Vestfalia, a partire da lunedì scorso.
Secondo il Paul-Ehrlich-Institut, l’ente regolatore su farmaci e vaccini in Germania, sono 31 fino ad oggi i casi di trombosi cerebrale registrati dopo il vaccino AstraZeneca nel Paese, di cui 9 sono stati fatali. Ad eccezione di due casi, secondo l’istituto, tutte le segnalazioni riguardano donne di età compresa tra i 20 ei 63 anni. I due uomini avevano 36 e 57 anni. Lo stesso Paul-Ehrlich-Institut il 15 marzo scorso aveva consigliato al governo tedesco la sospensione “precauzionale” di AstraZeneca, un esempio poi seguito dagli altri Paesi Ue – compresa l’Italia – fino al via libera dell’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) arrivato il 18 marzo, quando era stata confermata la sicurezza del vaccino. Anche la Commissione permanente per la vaccinazione in Germania si era espressa a favore di un ulteriore utilizzo del farmaco.
Per questi motivi, le nuove raccomandazioni ora destano stupore. Lo stesso Paul-Ehrlich-Institut, contatto una settimana fa da ilfattoquotidiano.it, aveva spiegato che i loro esperti erano “coinvolti nella valutazione dei casi sospetti” insieme all’Ema: da allora non sono arrivate nuove comunicazioni. Nei giorni precedenti, l’istituto aveva diffuso le raccomandazioni stilate dalla società di ricerca per la trombosi e l’emostasi (Gesellschaft für Thrombose- und Hämostaseforschung, GTH) sulla base dei risultati preliminari ottenuti dai ricercatori dell’Ospedale universitario di Greifswald, secondo i quali i rari casi di trombosi cerebrale grave segnalati dopo le vaccinazioni con AstraZeneca sono stati scatenati da una reazione immunitaria, a sua volta molto rara, che però può essere trattata con dei farmaci comuni.