“Ho chiesto al presidente Musumeci di accettare le mie dimissioni“. Così l’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza, indagato dalla Procura di Trapani nell’inchiesta sulla presunta trasmissione di dati falsi all’Iss per alterare le informazioni sul Covid. In un’intercettazione, tra le altre, l’assessore avrebbe detto a uno degli altri indagati: “Spalmiamo un poco i morti”. In precedenza il presidente della Regione Nello Musumeci, in tv a Omnibus su La7, aveva sottolineato: “Siamo stati noi a chiedere la zona rossa. E’ facile in questo momento fare ricostruzioni. Intanto abbiamo il dovere di chiederci, perché? A cosa serviva? Quale gara dovevamo vincere? Quale premio avremmo ottenuto, soprattutto nella prima fase? Se noi eravamo i primi a chiedere le misure di restrizione, se io stesso insieme all’assessore Razza abbiamo chiesto al governo nazionale due settimane di zona rossa quando tutta Italia faceva il possibile per rimanere in zona arancione. Ecco perché sono tranquillo, sono certo che la magistratura farà luce”. Poi se l’era presa con le opposizioni che avevano chiesto le dimissioni di Razza: “Leggo dichiarazioni di rappresentanti politici che fanno accapponare la pelle, questa è una terra di giustizialisti: è una vergogna. Abbiamo visto quanti indagati poi sono usciti dalle inchieste. Quindi, calma calma… calma”. A fine mattinata, però, le dimissioni le ha rassegnate lo stesso assessore.
Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia dell’assemblea regionale, attacca il presidente Musumeci: “Se davvero non sapeva, l’inettitudine di un presidente incapace di controllare la gestione dell’emergenza è colpa grave e imperdonabile. Una colpa che non gli permetteremo di nascondere lanciando la palla in tribuna, come è uso fare da tre anni a questa parte”. Il Pd, con Carmelo Miceli, chiede le dimissioni di Musumeci che nella doppia veste di commissario all’emergenza e presidente regionale ha “una doppia, enorme, responsabilità politica: quella di avere affidato l’intera gestione dell’emergenza ad un gruppo di funzionari delinquenti e ad un assessore inadeguato e irresponsabile, suo fedelissimo, che hanno attentato alla vita di noi siciliani, e quella di avere omesso qualsiasi forma di controllo efficace sulle operazioni di caricamento dei dati”. Per il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri (M5s) quello che è accaduto “non solo è grave, ma soprattutto è immorale“. “Sulla corrispondenza dei dati sui contagi rilevati con quelli reali, come sui posti letto attivati per le terapie intensive – sottolineano i deputati del gruppo M5s all’Assemblea regionale siciliana – abbiamo sempre sollevato dubbi e chiesto dettagliate notizie, che non ci sono mai state comunicate”.
Politica
Dati Covid falsati in Sicilia, si dimette l’assessore Razza. In un’intercettazione aveva detto: “Spalmiamo un poco i morti”
In precedenza il presidente Musumeci aveva protestato e aveva accusato i "giustizialisti": "Siamo stati noi a chiedere la zona rossa". Ma Fava (Antimafia): "L’inettitudine di un presidente incapace di controllare la gestione dell’emergenza è colpa grave e imperdonabile". Il Pd chiede le dimissioni del governatore
“Ho chiesto al presidente Musumeci di accettare le mie dimissioni“. Così l’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza, indagato dalla Procura di Trapani nell’inchiesta sulla presunta trasmissione di dati falsi all’Iss per alterare le informazioni sul Covid. In un’intercettazione, tra le altre, l’assessore avrebbe detto a uno degli altri indagati: “Spalmiamo un poco i morti”. In precedenza il presidente della Regione Nello Musumeci, in tv a Omnibus su La7, aveva sottolineato: “Siamo stati noi a chiedere la zona rossa. E’ facile in questo momento fare ricostruzioni. Intanto abbiamo il dovere di chiederci, perché? A cosa serviva? Quale gara dovevamo vincere? Quale premio avremmo ottenuto, soprattutto nella prima fase? Se noi eravamo i primi a chiedere le misure di restrizione, se io stesso insieme all’assessore Razza abbiamo chiesto al governo nazionale due settimane di zona rossa quando tutta Italia faceva il possibile per rimanere in zona arancione. Ecco perché sono tranquillo, sono certo che la magistratura farà luce”. Poi se l’era presa con le opposizioni che avevano chiesto le dimissioni di Razza: “Leggo dichiarazioni di rappresentanti politici che fanno accapponare la pelle, questa è una terra di giustizialisti: è una vergogna. Abbiamo visto quanti indagati poi sono usciti dalle inchieste. Quindi, calma calma… calma”. A fine mattinata, però, le dimissioni le ha rassegnate lo stesso assessore.
Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia dell’assemblea regionale, attacca il presidente Musumeci: “Se davvero non sapeva, l’inettitudine di un presidente incapace di controllare la gestione dell’emergenza è colpa grave e imperdonabile. Una colpa che non gli permetteremo di nascondere lanciando la palla in tribuna, come è uso fare da tre anni a questa parte”. Il Pd, con Carmelo Miceli, chiede le dimissioni di Musumeci che nella doppia veste di commissario all’emergenza e presidente regionale ha “una doppia, enorme, responsabilità politica: quella di avere affidato l’intera gestione dell’emergenza ad un gruppo di funzionari delinquenti e ad un assessore inadeguato e irresponsabile, suo fedelissimo, che hanno attentato alla vita di noi siciliani, e quella di avere omesso qualsiasi forma di controllo efficace sulle operazioni di caricamento dei dati”. Per il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri (M5s) quello che è accaduto “non solo è grave, ma soprattutto è immorale“. “Sulla corrispondenza dei dati sui contagi rilevati con quelli reali, come sui posti letto attivati per le terapie intensive – sottolineano i deputati del gruppo M5s all’Assemblea regionale siciliana – abbiamo sempre sollevato dubbi e chiesto dettagliate notizie, che non ci sono mai state comunicate”.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.