“Siamo il sesto paese al mondo per presenza di donne nel Consiglio dei Ministri. Per la prima volta nella storia del nostro paese, quattro donne occupano le quattro vicepresidenze“, e si tratta di donne “competenti e irreprensibili“. Il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez ha confermato ufficialmente i cambiamenti decisi nel governo dopo l’uscita dallo stesso di Pablo Iglesias, secondo dei quattro vicepresidenti e leader di Unidas Podemos, il quale si è candidato alle elezioni regionali di Madrid.
Il posto di Iglesias come secondo vicepresidente sarà ora occupato dalla socialista Nadia Calviño, che è anche ministra dell’Economia. La ministra del Lavoro Yolanda Díaz, invece, diventa vicepresidente terza (incarico occupato finora da Calviño). Sarà quindi lei a rappresentare la quota di Unidas Podemos per gli incarichi di vicepresidenza. Ione Belarra, dello stesso partito, sarà invece la nuova titolare del ministero dei Diritti Sociali, l’altro posto lasciato libero da Iglesias. Le altre due vice donne sono Carmen Calvo (Ministro della Presidenza, Relazioni con le Cortes e l’Uguaglianza) e Teresa Ribera (ministro della Transizione ecologica e della sfida demografica).
Nell’annunciare le staffette, che prevedono appunto l’ascesa di tre donne in incarichi di maggior rilevanza, Sánchez ha sottolineato che quello spagnolo è “un governo femminista”. Il premier ha poi ringraziato Iglesias per il lavoro svolto. “Nel governo di coalizione sono sempre prevalse l’unità, la responsabilità e l’interesse pubblico“, ha detto.