Cultura

Lo Scaffale dei Libri, la nostra rubrica settimanale: diamo i voti a Io sono Gesù, La spinta, Il pioppo del Sempione

di Davide Turrini e Ilaria Mauri

IL PIOPPO DEL SEMPIONE - 3/3

Quand’è stata l’ultima volta che ci siamo commossi a leggere un libro? Cos’era, Il buio oltre la siepe? O era Cani neri di McEwan? Forse è accaduto sul finale maestoso di Tocaia grande di Amado? Non rammentando più a quale giorno risale quel ricordo, aggiorniamo la classifica della “commozione” letteraria con Il pioppo del Sempione, l’ultimo romanzo di Giuseppe Lupo (Aboca editore). Già, il libercolo arrivato con sorpresa per posta, collana Il bosco degli scrittori (il rimando all’ispirazione vegetale ne è il filo conduttore), ci ha come spiritualmente fulminati, ci ha conficcato una bandierina nel petto, ci ha riaperto gli occhi sul brulichio vitale del mondo, con quelle poche pagine ambientate nell’inverno del 2003 tra i banchi di una scuola serale in un paesino a Nord di Milano. A raccontare la storia in prima persona c’è un supplente. Sguardo rivolto verso la porta per l’entrata casuale e inattesa di nonno Paplush. Gli alunni (un magrebino, un albanese, due ivoriani, un iracheno) lo attendono ogni sera per ascoltare i suoi racconti attorno al fuoco di un balbettante termosifone. Nonno Paplush, anche lui arrivato mezzo secolo prima al settentrione con mezzi di fortuna, racconta il passato da operaio tessile, i colleghi, gli scioperi, un amore impossibile, le stragi di stato che invadono il privato. Intanto gli “scolari” specchiandosi nella memoria del nonno mettono in comune il loro passato e il loro presente, schivando le lezioni ufficiali, dissolvendosi gradualmente dall’aula, infine ritrovandosi tutti attorno all’ultimo saluto a Paplush. Lupo orchestra con consumata abilità formale un racconto a fisarmonica che si riempie di ricordi e si svuota nel dolore, per poi riempirsi nuovamente di affetto universale con rarefatta potenza comunitaria. Periodi brevi, passo svelto, pochi arzigogoli stilistici, Il pioppo del Sempione galleggia nella fontana eterna dell’arte del narrare per naturale vocazione. Voto (ornato di fiori di pioppo): 9

IL PIOPPO DEL SEMPIONE - 3/3
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