Antonello Nicosia, ex collaboratore della deputata Iv Giusy Occhionero e attivista radicale, è stato condannato con il rito abbreviato a 16 anni e 8 mesi per associazione mafiosa e falso. Per l’accusa, rappresentata dal pm di Palermo Gery Ferrara, avrebbe progettato estorsioni e omicidi insieme al boss di Sciacca Accursio Dimino, condannato a 20 anni, e si sarebbe introdotto nelle carceri per incontrare mafiosi detenuti grazie al suo ruolo di assistente parlamentare della deputata di Italia Viva Giusy Occhionero processata separatamente.

I pubblici ministeri Francesca Dessì e Gery Ferrara avevano chiesto una condanna a 20 anni per Nicosia. Per Paolo e Luigi Ciaccio la condanna è stata di due anni e 4 mesi e di due anni. Nicosia venne fermato dalla Dda di Palermo a novembre del 2019. Conosciuto per le sue battaglie in favore dei diritti dei detenuti, Nicosia era un insospettabile. Ma secondo la ricostruzione degli inquirenti, era solo una facciata per riuscire ad incontrare i boss detenuti al 41 bis del calibro di Filippo Guttadauro, cognato di Matteo Messina Denaro con cui discuteva da perfetto uomo d’onore. Gli inquirenti lo hanno sempre dipinto come “pienamente inserito in Cosa nostra” tanto da progettare con i boss detenuti danneggiamenti, estorsioni e omicidi.

La parlamentare imputata per falso, secondo l’accusa, gli consentì di entrare con lei nelle carceri senza autorizzazione e di avere incontri con i boss. Solo in un secondo momento, dopo tre ispezioni in istituti di pena siciliani, i due avrebbero formalizzato il rapporto di collaborazione.

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