Arriva la stretta anche sui viaggi in Europa: il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato martedì 30 marzo un’ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. Fino al 6 aprile, quindi, “tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori” dell’Ue sono obbligati a “sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena”, al termine del quale sarà necessario effettuare un tampone rapido o molecolare.

La norma vale anche per gli stranieri intenzionati a venire nel nostro Paese per trascorrere le festività pasquali anche se la quarantena è già prevista per tutti gli arrivi dai Paesi extra europei. Il provvedimento arriva proprio a ridosso della Pasqua: l’obiettivo è evitare la fuga verso le mete europee, approfittando dei giorni di festa. Ieri a protestare era stato anche il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che aveva sottolineato come fosse vietato spostarsi tra le Regioni italiane ma fosse invece possibile andare all’estero, anche solo per turismo.

La lista di Paesi verso i quali è possibile muoversi, infatti, è lunga e ricca di mete appetibili vista la primavera. Si va dal Belgio alla Danimarca, dalla Grecia ai Paesi Bassi e ancora Portogallo, Spagna, Svezia e altre decine. Fino ad oggi la normativa prevedeva semplicemente l’obbligo di avere un tampone negativo eseguito massimo 72 ore prima del rientro, mentre al ritorno da altre mete – Austria, Regno Unito e Stati Uniti – esisteva già l’obbligo della quarantena fiduciaria per 14 giorni. In questo modo la Spagna in particolare è già diventata meta privilegiata di molti turisti, italiani ma anche francesi e tedeschi, che si spostano per evadere dalle restrizioni locali.

La nuova norma vale per chiunque si muova verso e torni da un Paese dell’Ue, fatti salvi i soliti motivi di comprovata necessità e urgenza. Ecco, di seguito, i Paesi per i quali si applica: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faroe e Groenlandia) Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo) Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo) Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira) Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano) Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

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